Newsletter n° «28»
Novembre 2017
Centella asiatica Urban
Razionale neuroprotettivo
Evid Based Complement Alternat Med. 2016;2016:2795915. doi: 10.1155/2016/2795915. Epub 2016 Jun 1.
Effectiveness of Gotu Kola Extract 750 mg and 1000 mg Compared with Folic Acid 3 mg in Improving Vascular Cognitive Impairment after Stroke.
Farhana KM, Malueka RG, Wibowo S, Gofir A.
Centella asiatica Urban., nota anche con il sinonimo di Hydrocotyle asiatica, è conosciuta anche con il nome tradizionale di “Gotu-Kola” o di “ tigre del prato”; è una pianta appartenente alla famiglia delle Apiaceae o Ombrellifere. Tipica della fascia tropicale del continente asiatico cresce anche in Africa ed Australia, in habitat umidi e paludosi. Particolarmente diffusa in India è ritrovabile anche in Cina, Indonesia, Africa meridionale e Madagascar.
Utilizzata da millenni nei principali sistemi di Medicina Tradizionale, dalle sue foglie viene estratto un fitocomplesso ricco in triterpeni pentaciclici, chiamati genericamente anche “Centelloidi” o “Centellosidi”. Tra queste molecole risultano di particolare interesse, per l’attività medicamentosa, l’asiaticoside, il madecassoside ed il centelloside.
Centella asiatica è conosciuta per le sue proprietà medicinali sin dall’antichità in particolar modo nella medicina tradizionale ayurvedica oltre che nella medicina tradizionale cinese. Nella medicina tradizionale ayurvedica, il suo maggiore e più antico impiego è stato quello di supplemento a supporto delle funzioni cognitive, come Bacopa monnieri. Centella tuttavia possiede diverse ulteriori e salienti proprietà a favore del sistema cardio-vascolare (insufficienza venosa), a favore della rigenerazione della pelle e della guarigione delle ferite, a favore del trattamento degli stati ansiosi e dei quadri infiammatori reumatoidi.
Gli effetti di Centella asiatica, a supporto delle funzioni cognitive, sono osservabili mediamente dopo un paio di settimane di assunzione di formulazioni concentrate, e sono relativi alla probabile capacità del fitocomplesso di supportare la crescita neuronale, favorendone la ramificazione dendritica, ma senza un evidente aumento del numero dei neuroni.
La recente letteratura scientifica è concorde nel sostenere che questi effetti dipendano principalmente dalla capacità del fitocomplesso di Centella asiatica, di attivare una specifica classe di proteine, chiamate MAPK (mitogen-activated protein kinase), che determinano il rilascio, nel cervello, di uno specifico fattore neurotrofico chiamato BDNF (brain-derived neurotrophic factor).
Il fitocomplesso di Centella asiatica si dimostra capace inoltre di inibire l’attività di un gruppo di enzimi responsabili della degradazione del collagene e di stimolarne la sintesi; questi effetti sono stati riportati osservando l’incremento percentuale di guarigione delle ferite (sia nel modello animale sia nella ricerca preliminare sull’uomo) con effetto generale trofico sulla pelle, grazie alla stimolazione di collagene come avviene con la creatina. Centella asiatica sembra incrementare i livelli di Vitamina E, favorendone il riciclo e aumentandone l’attività.
Nell’utilizzo tradizionale Centella è stata utilizzata per la lebbra, le vene varicose, per la depurazione del sangue, le ulcere, il lupus, gli eczemi, la longevità, e di ritardo mentale. Sia l’uso esterno che quello topico risultano attualmente molto diffusi a favore della salute della pelle e per la guarigione di ferite, cicatrici, e ustioni. Da sola o in associazione con la Bacopa monnieri trova impiego a favore delle funzioni cognitive ed il termine “Brahmi”, che identifica più frequentemente la Bacopa monnieri, viene spesso utilizzato anche per riferirsi alla associazione delle due piante.
Come noto, una delle cause di declino cognitivo può essere l’ictus e la frequenza delle disfunzioni cognitive post-ischemiche variano dal 20 al 30% dei casi, con un rischio crescente nei due anni successivi; secondo Ballard et al., il 25% dei pazienti colpiti da stroke va incontro a problemi di demenza e, nei cinque anni successivi allo stroke, il loro rischio di andare incontro a problemi di demenza è nove volte superiore alla popolazione sana; nei pazienti colpiti vengono principalmente coinvolti i domini cognitivi come la memoria e l’attenzione.
Obiettivo dello studio segnalato, disponibile in PubMed da giugno 2016, è stato quello di determinare l’efficacia di “Gotu kola” (Centella asiatica Urban) nel migliorare la funzione cognitiva in pazienti con insufficienza cognitiva vascolare (VCI) post-stroke.
Ai pazienti inclusi nello studio, divisi in tre gruppi trattati con protocollo farmacologico standard, è stata somministrata una integrazione di due diversi dosaggi di estratto standardizzato di Centella asiatica (1000 mg/die oppure 750 mg/die) ed al terzo gruppo un dosaggio di 3 mg/die di acido folico, per sei settimane.
Le conclusioni dello studio indicano che, nei gruppi trattati con Centella asiatica, dopo 6 settimane, si sono ottenuti miglioramenti significativi su tutti i sintomi post-stroke correlati (VCI) e che, rispetto a questi, Centella asiatica Urban è efficace quanto l’acido folico e superiore ad esso sulle funzioni di memoria. |