Newsletter Ayurveda nr. 39 – Gennaio 2018
Newsletter n° «39»
Gennaio 2018
SHIRODHARA – DUE METODI A CONFRONTO
International Journal of Ayurveda and Pharma Research, 2017;5 (1):28-32
CLINICAL STUDY ON EFFECT OF DIFFERENT METHODS OF SHIRODHARA IN PATIENTS OF INSOMNIA.
Patil, V., Godkar, Y., Gupta, S., Das, K. C., & Kendadamath, D. B.
Apriamo il ciclo delle Newsletter del 2018 con la segnalazione di un articolo pubblicato nel 2017 da “International Journal of Ayurveda and Pharma Research”. La pubblicazione risulta di particolare interesse perché, oltre ad approfondire gli effetti di due diverse metodologie Shirodhara nella problematica dell’insonnia, spiega in modo chiaro e sintetico il probabile meccanismo di azione di questa pratica sempre più diffusa.
Come noto il problema dell’insonnia ha un grande impatto su diverse aree sociali e professionali e coinvolge la persona condizionandone la globale qualità di vita.
Pur con grandi progressi in ambito farmacologico e clinico, la moderna scienza medica non ha ancora individuato un trattamento definitivo ed efficace per questa problematica che spesso è tuttavia un “sintomo” di una patologia diversa.
In questa condizione, tra le diverse possibilità di intervento, la pratica di Shirodhara è considerata molto efficace; Shirodhara può essere praticato (come avviene prevalentemente) con il tradizionale “metodo oscillatorio” oppure con il percolamento della goccia in un singolo punto della fronte (metodo non oscillatorio).
Sull’argomento sono rarissime, se non inesistenti, le ricerche per stabilire quale sia il metodo migliore e per standardizzarlo.
L’obiettivo dello studio è stato proprio quello di confrontare l’efficacia del metodo di gocciolamento in un “singolo” punto della fronte con quello del gocciolamento “oscillatorio”, nelle problematiche dell’insonnia (Nidranasha).
Lo studio conclude che nel gruppo di pazienti “A” (metodo Shirodhara con gocciolamento in punto singolo) rispetto al gruppo “B” (metodo Shirodhara con gocciolamento oscillatorio) si è osservato un miglioramento clinicamente superiore dei parametri soggettivi di durata totale del sonno (48,3%), di qualità complessiva del sonno (48,3%), con un miglioramento significativo della condizione fisica e mentale, e con un miglioramento altamente significativo dei valori della pressione sanguigna.
E’ importante sottolineare che le conclusioni dello studio non indicano una superiorità in senso assoluto e generale di una metodologia rispetto all’altra, ma indicano la superiorità di una, rispetto all’altra, in questa specifica condizione (insonnia).
Come dicevamo, indipendentemente dalle conclusioni dello studio in questa specifica situazione, è interessante estrapolare dallo contesto generale dell’articolo alcune informazioni importanti; ne riportiamo di seguito alcune.
In Ayurveda il “Panchakarma” sta diventando la disciplina specialistica in maggiore e rapida crescita, sulla base della sua efficacia e del suo effetto duraturo, tuttavia la globalizzazione del “Panchakarma” sta ponendo problematiche relative a valutazioni (statisticamente significative) sulla sue efficacia, sulla sua sicurezza e sulla standardizzazione delle procedure. Il bisogno della standardizzazione delle singole procedure vede come obiettivi primari la precisa individuazione delle sostanze “medicinali” impiegate, del loro dosaggio e di eventuali effetti collaterali, in modo da poter sviluppare un “generale” programma di pratica uniforme, applicabile in tutti i centri.
Come noto “Shirodhara” è praticato principalmente nei disordini psichiatrici e psicosomatici e può essere effettuato con diverse metodologie tra le quali quella “oscillatoria” (più frequente) e quella “non oscillatoria; altri specialisti, inoltre, consigliano, ad esempio, anche di fare un massaggio alla testa durante Shirodhara.
Secondo le fonti Ayurvediche l’applicazione di sostanze liquide, versate continuamente su una qualsiasi parte del corpo, per un tempo determinato e prescritto, viene chiamata “Seka” o “Dhara” e questa pratica, sulla testa, viene definita “Shiro Dhara”.
Shiro Dhara è molto utile nel trattare le sintomatologie da stress e nei disturbi psicosomatici come l’IBS (Irritable Bowel Syndrome), nei disturbi neurologici (mal di testa, epilessia, ecc.), nei disturbi psichiatrici (psicosi, nevrosi insonnia ecc.), nei disturbo convulsivi ma trova anche indicazione anche nella psoriasi, negli eczemi,nell’ipertensione e nell’alcolismo.
Nello studio uno degli obiettivi principali è stato quello di valutare gli effetti della “procedura” dello Shirodhara e quindi, tra le sostanze impiegate, è stata inclusa anche l’acqua per poter escludere “effetti medicinali” della sostanza utilizzata per la procedura.
La spiegazione, proposta nell’articolo, del probabile meccanismo di attività di Shirodhara considera, come punto di partenza, gli effetti di Shirodhara sul complesso meccanismo neurofisiologico e neurotrasmettitoriale del sonno.
I più recenti progressi nel campo della neurofisiologia, della neurochimica e della psichiatria hanno fornito molte informazioni sul meccanismo del sonno (Patricia L. Brooks and John H. Peever. Journal of Neuroscience.2012) e dei disturbi che lo possono coinvolgere. Durante il sonno si verificano molti cambiamenti fisiologici nelle funzioni cardio-respiratorie, nella temperatura corporea, nel tono muscolare, nella secrezione ormonale e nella pressione sanguigna. Il sonno è una delle funzioni fisiologiche più importanti che influenzano l’attività diurna, la vigilanza, la concentrazione e le prestazioni in generale.
La procedura di “gocciolamento” tipica di Shirodhara produce, concretamente, una pressione e una vibrazione costanti, sui punti della fronte prescelti; gli effetti della pressione e della vibrazione verrebbero amplificati dal seno cavo presente nell’osso frontale. La vibrazione verrebbe quindi trasmessa verso l’interno, attraverso il fluido del liquido cerebrospinale (CSF).
Recenti approfondimenti scientifici indicherebbero che questa vibrazione, unitamente ad un moderato riscaldamento della sostanza utilizzata, attiverebbe le funzioni del talamo e del proencefalo basale, normalizzando la quantità di serotonina e catecolamine (queste ultime hanno effetti tipici come l’aumento del battito cardiaco, della pressione del sangue, dei livelli di glucosio nel sangue e governano una reazione generale del sistema nervoso simpatico).
La pressione esercitata dalla caduta della goccia esercita inoltre un effetto sulla conduzione degli impulsi nervosi, infatti, se viene esercitata una pressione prolungata su un nervo, la conduzione degli impulsi viene interrotta e la parte del corpo interessata si rilassa.
Si deve inoltre tenere in considerazione che a questi effetti “fisici” della procedura di Shirodhara si devono poi aggiungere quelli “farmacologici” dell’olio medicato impiegato che esercitano azione tranquillizzanti raggiungendo la corteccia cerebrale.
I costituenti chimici dell’olio medicato infatti possono agire mimando l’attività di alcuni neurotrasmettitori, in quanto rintracciabili nella corteccia cerebrale.
Sempre secondo letteratura scientifica Shirodhara eserciterebbe un probabile “effetto di blocco” alfa – adrenergico e quindi modulerebbe certi effetti (eccitatori) dipendenti dall’ adrenalina e dalla noradrenalina, inoltre agirebbe anche direttamente sul neurone adrenergico, modificando i meccanismi di immagazzinamento, assorbimento e sintesi della noradrenalina.
Proprio gli effetti sulla secrezione ormonale indicano i probabili effetti diretti di Shirodhara sull’ipotalamo, che è il principale controllore delle secrezioni endocrine; i neuroni dell’ipotalamo, che producono gli ormoni regolatori, sono a loro volta controllati da specializzati neuroni monoaminergici, che risiedono nel mesencefalo; questi ultimi rilasciano dopamina, noradrenalina e serotonina ed intervengono nella regolazione dei nuclei del mesencefalo che sotto il controllo delle funzioni centrali, regolano le risposte allo stress e i disturbi emotivi.
L’ipotalamo inoltre, insieme al sistema limbico, regola la sensazione di rabbia, di aggressività, di dolore e piacere ed anche i modelli comportamentali dell’ eccitazione sessuale. Lo studio chiarisce come lo Shirodhara agisca sull’ipotalamo con conseguente riduzione della maggior parte dei disturbi psichici e somatici.
A cura della direzione scientifica di Benefica
International Journal of Ayurveda and Pharma Research, 2017;5 (1):28-32
CLINICAL STUDY ON EFFECT OF DIFFERENT METHODS OF SHIRODHARA IN PATIENTS OF INSOMNIA
Vasant Patil1*, Yogesh Godkar2, Sanjay Gupta3, K.C. Das4, D.B. Kendadamath5 *
Author information:
1Professor, Dept. of PG Studies in Panchakarma, SSRAMC, Inchal, Karnataka, India. 2Consulting Ayurveda Physician, Savantwadi, Maharashtra, India. 3Associate Professor, Dept. of Panchkarma, Rishikul Campus, Haridwar, Uttarakhand Ayurved University, India. 4Principal, SVMAMC, Ilkal, Karnataka, India. 5Lecturer, Govt. Ayurveda Medical College, Mysore, Karnataka, India.
ABSTRACT
Background: Insomnia has a great impact on social, occupational and other functioning areas of the individual. The modern medical science is still not having a definitive and effective treatment for this disease. Shirodhara is considered as the highly effective treatment for this condition. Most practitioners practising oscillatory method of Shirodhara, Some advises to do single point Shirodhara. Interestingly there is no research has been done on this topic to find out which method is best and standard.
Aims: To compare the efficacy of single point drip method Jaladhara and Oscillatory drip method Jaladhara in Nidranasha.
Methods and Materials: Study was conducted in 30 diagnosed patient of Nidranasha with the help of symptoms of Nidranasha and Athens insomnia scale. The patients were randomly divided into 2 groups. i.e., Group A and Group B to compare the effect of Single point drip method and oscillatory drip method in Insomnia.
Results: Group A (Single point drip method Shirodhara) provided better relief compared to Group B (Oscillatory drip method Shirodhara) clinically in subjective parameters Total sleep duration (48.3%), overall quality of sleep (48.3%) and Statistically provided moderately significant improvement in Functioning (physical and mental) and highly significant improvement in systolic blood pressure.
Conclusion: Single point drip method Shirodhara compared to Oscillatory drip method Shirodhara provided better relief clinically and statistically.
KEYWORDS: Insomnia, Nidranasha, Oscillatory drip, Panchakarma, Shirodhara, Single point drip.
ISSN: 2322 – 0902 (P) ISSN: 2322 – 0910 (O)