Amla (Phyllanthus emblica L.)
NOME COMUNE
Phyllanthus emblica (Amla)
NOME SCIENTIFICO
Phyllanthus emblica Linn. (sin. Gaertn)
FAMIGLIA
Euphorbiaceae
HABITAT
Predilige le zone a clima secco , molto diffusa in India, Nepal, Burma, Cina del sud, Malesia, Nord-Australia , Thailand, Indocina e Laos (Khammouan)
PARTE USATA
I frutti e le foglie
PREPARAZIONI FARMACEUTICHE CONSIGLIATE
- Polvere
- Estratto secco: titolato min. 25% in tannini totali (ellagitannini; min. 8 % acido gallico)
- Olio: da 0,5 a 1 % ( antiossidante – schiarente )
COMPOSIZIONE CHIMICA
Il fitocomplesso di Phyllanthus emblica è ricco di diversi elementi nutrizionali rappresentando una fonte rilevante di vitamina C, amminoacidi e minerali.
Nel fitocomplesso si ritrovano principalmente: acido ascorbico (vitamina C), 445 mg/100 g; ellagitannini ad alta densità: emblicanina A (37%), emblicanina B (33%), punigluconina (12%), pedunculagina (14%) ); altri componenti: Punicafolina e phyllanemblinina A, phyllanemblina; polifenoli, derivati della curcumina [3,7,8,14,15,17,45].
PROPRIETA’ SALUTISTICHE
Nella tradizione ayurvedica indiana ha trovato largo impiego come ricostituente a favore della forza fisica e mentale, e come aiuto alla conservazione dello stato di salute e ringiovanente nei confronti dei processi di invecchiamento; analogamente è stato impiegato come aiuto nelle difficoltà della digestione e nella stipsi e come antinfiammatorio, negli stati febbrili ed in presenza di tosse. Sempre la tradizione ayurvedica ci tramanda l’utilizzo di Amla a sostegno dell’apparato cardio-vascolare, visivo e come sostegno alle funzioni cognitive . Nel sistema medico ayurvedico Amla viene ancora attualmente utilizzata in numerose e diverse sintomatologie correlate con anemia, iperacidità gastrica , diarrea, infiammazioni degli occhi, delle vie urinarie, leucorrea, ittero, debolezza, affaticamento epatico e come antitussivo [1-45].
Azione ipocolesterolemizzante ed ipoglicemizzante
Studi pre-clinici hanno evidenziato che estratti di Amla sono in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue ed analogamente, i trigliceridi. L’ Emblica è un potente inibitore naturale dell’aldosoreduttasi, un enzima coinvolto nello sviluppo delle complicazioni dovute al diabete (es : la cataratta) e sembra che per questo l’Amla possa essere incorporata nella dieta quotidiana di soggetti diabetici per evitare gli effetti secondari di questa malattia.
L’Emblica potrebbe essere un potente inibitore di questo enzima chiave per la cura della cataratta, la’ dove, molti inibitori sintetici attivi in vitro si sono dimostrati inefficaci in vivo. Questi effetti sono poi stati osservati anche in studi clinici sull’uomo evidenziando che Amla, insieme ad una dieta specifica, può intervenire nella riduzione del colesterolo plasmatico sia in presenza di valori normali di colesterolo sia in presenza di elevati livelli di colesterolo totale (ipercolesterolemia) . Inoltre la somministrazione di Amla per tre settimane ha dimostrato di ridurre significativamente sia il colesterolo sia i trigliceridi. Gli studi clinici riferiscono anche che la somministrazione di estratto di Amla sia in grado di ridurre i livelli glicemici, rispetto ai normali valori di riferimento. sia in soggetti sani sia diabetici, a digiuno e dopo 2 ore dal pasto [9,10,11,37,38,39,40,41,42].
Azione antiossidante epato-protettiva
I tannini dell’Amla possono essere definiti protettori epatocitari (effetto simile alla silimarina), in grado di prevenire il danno da sovradosaggio di ferro a livello del fegato in quanto inibitori della lipoperossidazione lipidica. L’attivita’ antiossidante dell’estratto e’ di lunga durata nel tempo (sembra piu’ della vitamina C, E e del picnogenolo e questo e’ dovuto al fatto che la combinazione di tannini a basso peso molecolare contenuti nell’amla formino un sistema antiossidante a «cascata» : sotto ossidazione l’emblicanina A si trasforma in emblicanina B, e sotto ulteriore stress ossidativo, la forma B produce altri oligomeri ulteriormente antiossidanti.
La componente tanninica conferisce proprietà «epatoprotettrice» all’Emblica che e’ ulteriormente supportata dall’inibizione sull’enzima prolilpeptidasi.
L’Emblica puo’ essere usata per casi di avvelenamento da metalli pesanti come l’arsenico viste le sue proprieta’ citoprotettive; l’estratto di Emblica si e’ dimostrato in grado di ridurre gli effetti tossico-mutageni di cadmio, cesio, nickel, alluminio e piombo.
I frutti di Amla contengono una elevata quantità di vitamina C ( circa 20 volte superiore a quella degli agrumi); l’effetto antiossidante della Vitamina C si somma all’effetto antiossidante dei tannini specifici di Amla (emblicanina A e emblicanina B) e dei polifenoli comportando una potente attività di riduzione dei processi ossidativi , come deducibile dagli indicatori biochimici specifici a livello plasmatico .
Per questi motivi Amla si dimostra di rilevante interesse come coadiuvante a contrasto dei processi di invecchiamento cellulare sostenuti dallo stress ossidativo, evidenziando un effetto protettivo generale a livello di più apparati dell’organismo. agendo anche per via immunomodulatoria, nel combattere l’infiammazione [6,13,33,35,36,43,44].
Azione antinfiammatoria e antitussiva
L’azione antinfiammatoria dell’Emblica e’ nota da secoli ed usata a tal scopo in varie medicine asiatiche: in questo ambito la ricerca scientifica ha individuato l’azione immunomodulatoria dell’Amla (proliferazione dei linfociti e riduzione dell’iperplasia sinoviale) che può spiegare l’effetto antiartritico riportato sui topi dopo somministrazione intraperitoneale dell’estratto di Emblica. L’ utilizzo di Amla si rivela quindi anche favorevole nella prevenzione e nel contrasto dei i sintomi a carico delle alte vie aeree. L’ E. officinalis sopprime la tosse in maniera dose dipendente (nel modello sperimentale felino, fino a 200 mg/kg) dimostrando un’attività antitosse meno efficace dei classici narcotici ma piu’ attivita dei non narcotici quali la dropropizina. Si e’ stabilito come l’attivita’ antitussiva non solo sia derivante dall’attivita’ antinfiammatoria, antispasmolitica e antiossidante, ma anche dall’effetto sulla secrezione di muco nelle vie aeree [2,4,5].
Azioni dermocosmetiche
Per quanto riguarda la cura del corpo, prove condotte in laboratorio indicano un promettente effetto dell’Amla come stimolatore della sintesi del collagene, con un complementare effetto anti-degradativo. Potrebbe essere quindi un ingrediente importante per i trattamenti anti-età [18].Nella medicina Ayurvedica l’Amla è considerata un tonico per i capelli soprattutto per migliorarne la crescita e la pigmentazione. Tradizionalmente il frutto viene fatto a pezzi e bollito con l’olio di cocco e l’olio scuro ottenuto è eccellente per prevenire la comparsa dei capelli grigi. L’olio di Emblica è anche un buon antifungino. Numerosi sono i brevetti ottenuti per l’uso dell’Emblica in campo cosmetico: un esempio è l’uso in emulsione allo scopo depigmentante o di lozioni o shampoo per la caduta e colorazione dei capelli. L’eccessiva pigmentazione cutanea può derivare da un’eccessiva esposizione solare, da squilibrio ormonale, infiammazione, uso di farmaci e dall’invecchiamento. Sembra che l’Emblica abbia potere depigmentante pari a quello dell’idrochinone e la ricerca scientifica, ha concluso che, rispetto ad altri schiarenti (arbutina, acido kojico), ha tossicità nettamente inferiore (l’amla non ha effetti collaterali) e ottiene entro le 8 settimane di applicazione una buona azione schiarente. L’emblica è anche un agente dotato di stabilità senza effetto pro-ossidante, che può avere un’azione di inibizione sulle collagenasi (enzima responsabile dell’attacco al derma), la cui attività aumenta con l’esposizione solare. L’estratto standardizzato di Emblica ha una forte componente antiossidante, ma tra i normali prodotti chiamati ‘antiossidanti’ è importante chiarire che l’Emblica non ha invece attività pro-ossidante indotta da ferro o rame poiché i tannini hanno capacità chelante.L’aspetto chelante dell’Emblica nei confronti del ferro e’ importante, poiché’ ne giustifica l’uso a livello cutaneo, contro i danni del sole, visto che numerosi studi attestano come l’irradiazione UV causa il rilascio di ferro dai fibroblasti e la pelle danneggiata dal sole contiene un più alto livello di ferro. L’Emblica aiuta la pelle ad evitare il danneggiamento dai radicali liberi e dallo stress ossidativo derivante da esposizione a metalli tossici. Tale prodotto è quindi utilizzabile per creme antieta’, schermi solari e in generale per prodotti per la cura della pelle [6,13,16,18,30,43,44].
Altre azioni
Nel rizoma dell’Amla sono stati isolati sesquiterpeni ad attività antiproliferativa, chiamati filloemblichine (A,B,C) importanti per l’attivita’ antitumorale [31,32]. Nel frutto, oltre all’acido gallico sono stati identificati nuovi composti fenolici suoi derivati, come gli esteri in posizione 2-O e 3-O ;-L-acido malico e mucico. L’emblicanina-A e B ottenute dal succo dei frutti dell’amla sono state paragonate alla vitamina E nell’uso preventivo dai danni di riperfusione dopo ischemia dimostrando un effetto cardioprotettivo dell’ E. Officinalis [16]. Alcune ricerche hanno concluso che l’estratto della Amla possiede attivita’ antisecretorie, antiulcera e citoprotettive a livello gastrico [16]. Gia’ dalla medicina Ayurvedica l’Amla si puo’ considerare come rivitalizzante, preventivo l’invecchiamento apportando un miglioramento della resistenza generale dell’organismo alle infezioni. Queste azioni si manifestano in particolar modo sul cuore, le ghiandole e capelli, sottolineandone il concetto di immunomodulatore e adattogeno per l’Emblica [12,34]. La somministrazione di tannini derivati dall’Amla porta nei ratti alla normalizzazione dell’attività degli enzimi cerebrali come la SOD (Superossidodismutasi) con riduzione della perossidazione lipidica: l’attività antistress riportata dall’E. officinalis potrebbe derivare da questo effetto anti-radicali liberi a livello cerebrale [16].
AZIONE PREVALENTE
Antiossidante, ipoglicemizzante, antinfiammatoria
Altre azioni
Ipocolesterolemizzante, antitussiva, antisecretiva, antiulcera, antistipsi
INDICAZIONI PRINCIPALI
Uso interno
Può trovare utile impiego in casi “Affaticamento epatico”, difficoltà digestive, sintomatologie infiammatorie intestinale, stipsi, depurazione dell’organismo.
Uso dermocosmetico
Può esercitare un positivo effetto “anti-aging” a livello del derma ed avere azione depigmentante (schiarente) cutanea, può favorire crescita e vigoria dei capelli.
EFFETTI COLLATERALI
Ad alti dosaggi, l’estratto può provocare diarrea
CONTROINDICAZIONI
L’estratto di Amla non presenta alcuna controindicazione anche in caso di trattamento prolungato.
INTERAZIONI CON FARMACI
Non note
DATI TOSSICOLOGICI
Dati non disponibili
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