Newsletter Ayurveda nr. 37 – Novembre 2017
Newsletter n° «37»
Novembre 2017
Murivenna taila: un caso clinico
European Journal of Biomedical AND Pharmaceutical sciences. ejbps, 2017, Volume 4, Issue 6, 496-498. ISSN 2349-8870.
CLINICAL EFFICACY OF MURIVENNA OIL PARISHEKA IN THE MANAGEMENT OF SOFT TISSUE INJURY W.S.R. TO ACHILLIS TENDINOPATHY – A CASE STUDY
Dr. Naresh Kumar Ghodela, Dr. Princy Prasad and Dr. T.S. Dudhamal
Le lesioni dei tessuti molli (STI) sono prevalentemente riscontrabili in forma di distorsioni, stiramenti, contusioni, tendiniti e borsiti. I tessuti “molli” del corpo sono rappresentati principalmente da muscoli, tendini, legamenti, fasce, nervi, tessuti fibrosi, grasso, vasi sanguigni e membrane sinoviali.
Le lesioni sportive sono tra le principali cause della riduzione della funzione dei tessuti molli con comparsa di dolore e di disabilità funzionale, che condizionano negativamente il mantenimento della ottimale condizione e prestazione fisica. In questo contesto sono molto frequenti le lesioni del “ tendine di Achille” che ricordiamo essere il tendine più forte e più spesso del corpo.
Anatomicamente Il tendine di Achille origina a metà del polpaccio e, con lunghezza media di 15 centimetri, si estende verticalmente sino al tallone terminando dietro la caviglia. Gli infortuni più comuni al tendine di Achille sono dovuti ad un uso eccessivo del piede nell’attività sportiva.
Una corretta diagnosi della tendinopatia di Achille si basa sulla valutazione di un eventuale storico di lesioni, sulla diagnostica strumentale locale. L’infiammazione del tendine di Achille deve essere identificata come diversa rispetto ad altre cause di dolore dell’arto inferiore, data la prossimità del tendine di Achille con altre diverse strutture (nervo surale, strutture posteriori della caviglia, borsiti, ecc.).
Nei casi acuti, la lesione tendinea, determinata da una elevata componente infiammatoria molto dolorosa, viene definita con il termine “peritendinite”.
Fisiologicamente il tendine di Achille è sottoposto ad una gamma molto complessa di movimenti tra i quali quelli tipici della “mattina” ed è proprio nel primo mattino che dolore e rigidità si presentano con frequenza per poi attenuarsi poco dopo, quindi la presenza di dolore ricorrente “mattutino” può essere un segno distintivo della “tendinopatia” di Achille.
Grado e tempo di rigidità tendinea (funzionale) vengono considerati due parametri di riferimento per il recupero dello stato di salute tendineo derivante dall’infortunio e, obiettivo della gestione della tendinopatia, è quello di riduzione del dolore e di recupero della funzione tissutale, per il sollievo dai sintomi.
Tra le strategie indicate, per un effetto analgesico, vengono ovviamente sconsigliate le attività che inducano il “mal allineamento” del piede (causa di dolore e indebolimento muscolare) e consigliate crioterapia e massaggio con frizione profonda, oltre a riduzione dei movimenti della caviglia ed il riposo.
Nei casi cronici, il massaggio a frizione profonda dovrebbe essere accompagnato da stretching per ripristinare l’elasticità del tessuto. Le iniezioni peri-tendinee di corticosteroidi sono spesso consigliate sia nei casi acuti sia in quelli cronici, tuttavia la loro indicazione è controversa.
Consigli di riposo, interventi fisioterapici o altri interventi hanno comunque inziale finalità conservativa.
I testi classici ayurvedici correlano la condizione di “tendinopatia” con Snayugata Vata che può essere gestito con Sneha parisheka seguito da Bandhana karma.
Più nello specifico in Sushruta Samhita questo evento traumatico (Kshataja Vrana) viene correlato con un grave squilibrio di Vata Dosha che dovrebbe classicamente essere gestito con Sneha-pana, Parishek, Veshavara, Krishara, Snigdha-Upanaha, Dhanya- Sweda, Snigdha-Aalepa ecc.
Nella pratica tradizionale del Kerala, per i trattamenti esterni, Murivenna è il “taila” di prima scelta per la gestione di Sandhi Mukta, Sadyovrana, Dagdha Vranas, Bhagna e Shopha; questo prezioso olio, menzionato nella farmacopea governativa e consigliato per Dhara, Pichu, Tailadroni e Bandhana, si è rivelato tradizionalmente molto efficace nella gestione delle lesioni dei tessuti molli e nella tendinopatia Achillea.
Murivenna è un Taila molto particolare, e per certi versi unico; la sua formulazione di base è documentata nelle più antiche fonti ayurvediche e, negli ambiti più tradizionali, il suo utilizzo è molto noto per il trattamento di traumi derivanti dalla pratica dell’antica e famosa arte marziale indiana Kalarippayattu (praticata soprattutto nel sud dell’India).
In lingua Malayam il nome Murivenna è composto da due termini e cioè: murivu=lesione ed enna=olio. Secondo tradizione questo olio Ayurvedico viene indicato per il bilanciamento di Vata e delle sue manifestazioni di squilibrio che possono dare luogo a indebolimento e lesioni di varia natura.
La sua attività lo vede tutt’oggi impiegato sia negli ambiti ayurvedici più classici e tradizionali che nei più moderni ambienti sportivi inoltre trova indicazione anche come ottimo coadiuvante in ambito preventivo in quanto i singoli fitocomplessi dispersi nella miscela oleosa, ai quali vengono attribuite qualità in grado di donare forza ed elasticità, in concorso con l’azione dinamizzante del massaggio, possono agire favorevolmente sul fisiologico equilibrio di muscoli, tendini e legamenti, riducendo quindi la possibilità di incorrere in lesioni, stiramenti e traumi di vario genere.
La composizione di Murivenna è molto complessa e sono possibili varianti di formulazione a seconda delle regioni geografiche in cui è prodotto. Nella formulazione di base cinque sono gli estratti di piante medicinali ricorrenti miscelati in olio di Cocco (noto anch’esso per le sue proprietà pacificanti di Vata e Pitta).
Nel processo di preparazione delle formulazioni di Murivenna più pregiate, viene utilizzato anche “Tandulodaka”, ovvero l’acqua in cui è stato lavato il riso per 4 volte e poi messo a bagno per 9 ore. A quest’acqua vengono tradizionalmente attribuite particolari proprietà lenitive, ammorbidenti e di contrasto alle infiammazioni.
Come sopra citato nella formula tradizionale di Murivenna ricorre la presenza dei seguenti componenti: Cocos nucifera (Oil), Pongamia pinnata (Seed Extract), Aloe barbadensis (Leaf Extract), Moringa oleifera (Leaf Extract); Allium cepa (Bulb Extract); Asparagus racemosus (Root Extract).
L’olio di cocco, che costituisce la base dell’olio di Murivenna, risulta particolarmente importante in quanto è in grado di aumentare la permeabilità della pelle e quindi di aumentare la biodisponibilità dei fitocomplessi miscelati nel Taila.
Risulta di particolare interesse osservare che le più frequenti indicazioni di impiego tradizionale di Murivenna (apparato muscolo-scheletrico) corrispondano, premesso il concetto di evidente sinergia degli stessi, agli effetti oggi accertati dalla moderna fito-farmacologia dei singoli componenti. Solo a titolo di esempio sono disponibili oggi molte evidenze scientifiche sulle importanti proprietà antinfiammatorie ed analgesiche di Aloe bardensis, quelle antinfiammatorie di Pongamia pinnata e Allium cepa, quelle nutrienti di Moringa oleifera e quelle immunomodulatorie, antinfiammatorie e decontratturanti di Asparagus racemosus.
Tutte queste piante medicinali, è oggi confermato dalla moderna farmacologia, che esercitino inoltre diverse attività antiossidanti a loro volta utili nel contrastare i generali processi infiammatori.
L’articolo scientifico che segnaliamo nella newsletter corrente, è stato pubblicato nel 2017 da European Journal of Biomedical AND Pharmaceutical sciences (SJIF Impact Factor 4.382) e propone uno specifico caso clinico in cui la tendinopatia di Achille è stata trattata con Murivenna.
L’articolo, di veloce lettura, descrive anche dal punto di vista pratico la metodologia di trattamento utilizzata e rappresenta una ulteriore evidenza dei benefici di Murivenna sull’apparato muscolo scheletrico.
Una giovane paziente di 30 anni con diagnosi di tendinopatia Achillea è stata trattata versando olio di Murivenna sulla parte interessata (Parisheka).
Il trattamento è stato eseguito per quattro settimane, ogni giorno per 10 minuti e successivamente al trattamento è stato eseguito un semplice bendaggio con garza.
Per la valutazione del trattamento sono stati presi in considerazione diverse variabili come l’intensità del dolore, la rigidità e il ROM (range di movimento); tutti i parametri (insieme all’indice di disabilità) sono stati valutati prima e dopo il trattamento.
Nel caso trattato il dolore (inteso come sintomo principale) dovuto all’infiammazione del tendine, è stato ridotto al minimo dopo 15 giorni di trattamento ed è completamente scomparso entro un mese.
Analogamente al quindicesimo giorno di trattamento si è completamente risolto il sintomo di rigidità con un miglioramento, al termine del trattamento, molto evidente dei movimenti di flessione, dorsiflessione ed inversione del piede.
La semplice procedura di bendaggio con garza, dopo le singole sedute, ha aiutato a trattenere l’olio nel sito per ulteriori ore.
Le proprietà nutrienti e toniche dell’olio hanno contribuito all’idratazione della pelle che, come tessuto molle composto da epidermide e derma, idoneamente idratata, è più permeabile della pelle secca. È stato scientificamente provato che l’olio vegetale agisce come potenziatore di permeazione di fitocomplessi.
Al termine del trattamento il punteggio FADI (The Foot & Ankle Disability Index) è variato da 58.7 (prima del trattamento) a 71 (al termine del trattamento) indicando un miglioramento della capacità funzionale del piede.
I risultati del trattamento indicano che l’olio di Murivenna (Parisheka) ha dimostrato evidenti risultati nella riduzione del dolore, della rigidità e nel migliorare la mobilità della parte trattata in un caso di tendinapatia di Achille e che l’olio di Murivenna agisce con attività sinergica dei suoi componenti nell’alleviare i sintomi delle lesioni dei tessuti molli.
A cura della direzione scientifica di Benefica
ejbps, 2017, Volume 4, Issue 6, 496-498. European Journal of Biomedical AND Pharmaceutical sciences. ISSN 2349-8870
CLINICAL EFFICACY OF MURIVENNA OIL PARISHEKA IN THE MANAGEMENT OF SOFT TISSUE INJURY W.S.R. TO ACHILLIS TENDINOPATHY – A CASE STUDY
1*Dr. Naresh Kumar Ghodela, 2Dr. Princy Prasad and 3Dr. T.S. Dudhamal
1,2PhD Scholar, 3Asso. Proff. & I/C HOD. Dept. of Shalya Tantra, IPGT & RA, Gujarat Ayurved University, Jamnagar.
ABSTRACT
Background: A soft tissue injury most likely to be experienced with sprains, strains, contusions, tendonitis and bursitis. It results in more pain and stiffness of concerned area that hampers patient’s routine activity. If such cases managed improperly that result in more deformities so it requires proper and early management. Early management of STI (soft tissue injury) is described in Ayurveda classics and provide better functional restoration. Murivenna oil is traditionally practiced in traumatology by Ayurveda practitioners. Method: A 30 year female patient diagnosed of Achillis tendinopathy was managed with Murivenna oil (Ayurveda medicament) Parisheka (pouring oil on affected part) procedure performed daily for 10 minutes followed by simple bandaging with gauze for 4 weeks. Variables like pain, stiffness and ROM (range of movement) along with disability index were assessed before and after treatment. Result: Murivenna oil Parisheka revealed tremendous results in improving pain, stiffness and movement of part. Conclusion: The active principle in Murivenna oil provides synergistic action in relieving the symptoms of soft tissue injuries.
KEYWORDS: Ayurveda, Murivenna oil, Soft tissue injury, Tendinitis.
ISSN 2349-8870.