Newsletter Ayurveda nr. 57 – Novembre 2019
Newsletter n° «57»
Novembre 2019
FOCUS TAILAM: conoscere Ksheerabala Taila
Drug Invention Today | Vol 11 • Issue 10 • 2019
“GAS CHROMATOGRAPHY–MASS SPECTROMETRY ANALYSIS OF ONE AYURVEDIC OIL, KSHEERABALA THAILAM”
Sivakumaran, G., et al.
Introduzione
Ksheerabala in Ayuveda, è uno dei Taila più noti ed è caratterizzato da una formula semplice che sfrutta la sinergia di tre ingredienti principali e cioè l’olio di sesamo (Tila taila), il latte vaccino (Ksheera) e l’estratto di Sida cordifolia Linn (Bala). In Ayurveda, Ksheerabala taila, è considerato indicato nel trattamento degli “80 disturbi di Vata”.
Ksheerabala taila che è una delle più classiche formulazioni ayurvediche in base oleosa è ritenuto un rimedio molto utile anche nel lenire disturbi neurologici maggiori come la paralisi facciale, la sciatica, l’emiplegia, la paraplegia, la poliomielite e altre condizioni simili. Il nome “Ksheearbala taila” si troverebbe menzionato per la prima volta in Sahasra Yoga, che è il tradizionale formulario del Kerala, tuttavia preparazioni simili sono state menzionate in quasi tutti gli antichi testi ayurvedici ma con nomi diversi [6]: in Charaka come “Shatasahasra Pakabala Taila” [1], in Sushruta come “Shata pakabala taila” [2] e in Ashtanga hridaya come “Shatapaka- sahasrapakabala Taila”. [3]
I tre ingredienti di questa preparazione sono Ksheera (latte di mucca), Bala (sida cordifolia Linn) e Tila taila (olio di sesamo) e contribuiscono ad ottenere una miscela ricca di principi utili allo stato di salute, infatti il latte vaccino contiene tutti gli elementi necessari per la crescita e il nutrimento di ossa, nervi, muscoli e altri tessuti del corpo umano; Sida cordifolia contiene molecole farmacologicamente molto attive (alcaloidi) rappresentate principalmente dall’efedrina, che esercitano significativi effetti farmacologici di varia natura; l’olio di sesamo contiene diverse preziose sostanze non solo nutrienti tra cui la sesamina (che è una sostanza cristallina) ed il sesamolo (un composto fenolico) che possiedono diverse proprietà chimiche e contribuiscono anche con un’importante funzione antiossidativa; l’olio di sesamo, i cui benefici sono ampiamente noti in Ayurveda, è usato come base per la preparazione dell’olio. [6]
Anche per Ksheerabala taila, come in generale per tutti gli oli medicati, sono fondamentali gli aspetti qualitativi di produzione che dipendono da una serie di fattori a partire dalla materia prima utilizzata per arrivare al pieno rispetto della produzione in base alle raccomandazioni degli originali formulari ayurvedici di riferimento e delle attuali linee guida GMP.
Un aspetto importante ai fini della determinazione del migliore profilo qualitativo dei Taila medicati è il conoscere ad esempio il “Paka” di origine cioè il preciso stadio del processo di produzione dal quale deriva l’olio finito.
Questo aspetto è qualitativamente fondamentale per prevedere i potenziali medicamentosi dei Taila impiegati, infatti gli originali formulari ayurvedici descrivono diversi stadi (Pakas) produttivi dei Taila e cioè Ama, Mridu, Madhya Khara e Dadgha Paka; agli oli medicinali ottenuti da Mridu, Madhya e Khara Paka viene tradizionalmente attribuito un valore terapeutico e questi taila sono raccomandati per l’uso clinico, mentre i taila ottenuti da Ama e Dadgha pakas non sono ritenuti utilizzabili per l’uso terapeutico.
Le moderne aziende produttrici di Taila medicati possono oggi garantirne il migliore profilo qualitativo grazie all’impiego di moderne tecniche analitiche che consentono di stabilire con certezza i generali aspetti qualitativi della produzione dei Taila e confermarne ad esempio il Paka di origine, come suggerito già nel 1996 da uno dei primi studi scientifici sulla standardizzazione di Ksheerabala taila, che indicò anche come la sua composizione possa variare a seconda del Paka da cui origina. [7]
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1. Charaka Samhita – by Agnivesh, Published by chaukhambha Bharati academy, Varanasi 14th edition, 1987, Chikitsa Sthan – 29/119-120.
2. Sushruta samhita- by sushruta, Published by chaukhambha Sanskrit sansthan, Varanasi, 8th edition, 1993, Chikitsa sthan – 15/40-43.
3. Ashtanga Hridaya – by Vagbhatta, Published by Chaukhambha Sanskrit Sansthan, Varanasi, 10th edition, 1992 Chikitsa sthan – 22/45-46.
4. Pharmacopoeia of India published by Govt, of India, New Delhi 1966.
5. British pharmacopoeia published by general medical council pharmaceutical press, London, 1963 & 1
6. Rao VN, Shankar T, Dixit SK, Ray AB. Standardisation of ksheerabala taila. Anc Sci Life. 1996;16(1):21–25.
7. Rao VN, Shankar T, Dixit SK, Ray AB. Standardisation of ksheerabala taila. Anc Sci Life. 1996;16(1):21–25.
Lo studio breve
Le pratiche mediche tradizionali come l’Ayurveda e quella Siddha hanno una storia d’uso secolare tuttavia spesso manca la conoscenza della loro efficacia nelle moderne linee scientifiche; questa realtà, in alcuni casi una lacuna, porta spesso a scetticismo e interrogativi sulla veridicità degli effetti di questi sistemi. Fortunatamente molti ricercatori, appartenenti ad organizzazioni governative e non governative, si stanno concentrando in quest’ambito di ricerca per dimostrare la validità scientifica di questi preparati che spesso si dimostrano una ottima alternativa alle moderne medicine molecolari spesso poco tollerate e che presentano frequenti effetti collaterali. [15]
Il recente studio che segnaliamo, pubblicato ad ottobre 2019 da Drug Invention Today (editore Elsevier, I.F.: 6.369), rappresenta un ulteriore strumento di conoscenza dei meccanismi di attività che sarebbero alla base degli effetti medicamentosi che la tradizione attribuisce a Ksheerabala taila e conferma che questo taila possiede un’efficacia molecolare nel curare un certo numero di disturbi come testimoniato dall’uso in Ayurveda. [15]
Questa tipologia di studio risulta interessante al fine della conoscenza tecnica dei singoli taila infatti in essi, una volta “finiti” e pronti, si possono ritrovare molecole bioattive diverse da quelle in origine contenute negli ingredienti. In linea di principio l’esposizione prolungata degli ingredienti d’origine a temperatura mediamente elevata, può determinare una serie di reazioni chimiche che possono generare modificazioni nelle specie molecolari d’origine, ad esempio attivandole oppure disattivandole (un classico esempio vale per molecole termolabili) oppure semplicemente trasformandole grazie a semplici reazioni chimiche dovute, ad esempio, alla presenza di acqua nei decotti o di sostanze pro ossidative; sempre ad esempio, nei taila finiti si osservano quasi sempre variazioni dell’acidità della miscela che devono risultare in intervalli fisiologicamente accettabili e raccomandati.
Sull’argomento una osservazione interessante viene riportata proprio nello studio che proponiamo, infatti in esso, sottoponendo campioni di Ksheerabala taila ottenuto dai vari stadi di preparazione, a analisi di gas cromatografica e spettrometria di massa (GC – MS), è emerso che in tutti i campioni è rintracciabile la presenza di sesamina e sesamolina, che sono importanti lignani presenti nell’olio di sesamo, tuttavia per Ksheerabala taila ottenuto da Dagdha paka i picchi analitici di questi due lignani sono piuttosto piatti (cioè le due molecole risultano presenti in scarsa quantità) indicandone una parziale decomposizione.
Lo studio osserva inoltre che il grado di effetti termici fisici e chimici nella preparazione dei taila influisce su alcune costanti importanti come gravità specifica, valore acido, valore di saponificazione, valore di iodio ecc.; nello studio viene riportato che questi valori differiscono ampiamente nei diversi stadi di preparazione del taila. [15, tabella 1]
Lo studio proposto ha esaminato una formulazione standard di Ksheerabala taila sottoponendolo ad analisi ibrida gas cromatografica e di spettrometria di massa (GC-MS) e ne ha individuato i principali componenti chimici attivi riassumendone i ruoli medicinali attraverso anche la comparazione dei dati fitochimici ed etnobotanici già disponibili. [15]
Lo studio ha concluso che il profilo gas cromatografico (GC – MS) di Ksheerabala taila indicava la presenza di importanti biomolecole come l’acido n-esadecanoico, l’acido 15-idrossipentadecanoico, l’acido esadecanoico, il 2-idrossi-1-(idrossimetil) etil estere, l’acido (3-fluorofenil) carbammico, l’estere 2-isopropil-5-metilfenile, l’acido esadecanoico, il 1-(idrossimetil)-1, 2-etanediol estere, l’acido esadecanoico, il 2-(ottadecilossi) etil estere, il gamma-tocoferolo e il gamma-sitosterolo; tutte queste molecole hanno ruoli medicinali coerentemente correlati a quelli attribuiti a Ksheerabala taila. Lo studio ha concluso che Ksheerabala taila è un importante preparato ayurvedico che contiene alcune molecole molto importanti, originati dagli ingredienti e dalla preparazione, che spiegano i suoi effetti medicamentosi.
Come premesso Ksheerabala taila viene altamente raccomandato per i disturbi di Vata come dolori neuromuscolari, sciatica, spondilite, paralisi, mialgia, come neurotrofico, cataratta, mal d’orecchi e mal di testa [15] ma viene anche prescritto per alcuni altri disturbi come l’eiaculazione precoce, l’ansia, la depressione, i disturbi del sonno, l’ipotiroidismo e l’ipotonia muscolare. [15]
Ksheerabala taila può essere impiegato attraverso il massaggio, attraverso il clistere ma anche come collutorio per trattare il sanguinamento delle gengive. È anche usato per la terapia di Nasya, per curare l’emicrania, il mal di testa, ecc. [15]
Come premesso questo olio è preparato con droga di Sida cordifolia, decotto acquoso di droga di Sida cordifolia, latte e olio di sesamo. La laboriosa procedura di preparazione tradizionale vuole che quest’olio venga progressivamente disidratato e che questo processo venga ripetuto oltre 100 volte (101 volte per Ksheerabala 101). Quest’olio viene tradizionalmente preparato secondo le originarie indicazioni di Ashtanga Hrudayam (Vatarakta Chikitsa 22/45-46) e Charaka Samhita (Chikitsa Sthana XXIX capitolo). [15]
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15. Sivakumaran, G., et al. “Gas chromatography–mass spectrometry analysis of one ayurvedic oil, Ksheerabala Thailam. ” Drug Invention Today 11. 10 (2019).
Validazione dell’efficacia di Ksheerabala taila
L’efficacia di ksheerabala taila è avvalorata da millenni di uso tradizionale tuttavia esistono anche recenti studi scientifici che ne confermano i tradizionali impieghi medicamentosi. Swathy e Indira nel 2010 hanno concluso che Ksheerabala taila produceva nel cervello del ratto un miglioramento dello stress ossidativo indotto dall’acido chinolinico [8] e Tripathy et al. nel 2016, hanno indicato il ruolo positivo di Ksheerabala nella terapia combinata per la lombalgia [9]. Rejitha et al., nel 2015, hanno segnalato il ruolo sottoregolatorio di Ksheerabala sull’espressione del fattore di trascrizione (NFkB) nella neurotossicità indotta dall’alcool [10] mentre Gupta, nel 2017, ha riportato il ruolo positivo di Ksheerabala nel trattamento della paralisi in combinazione con navanasya e Mahamasha taila. [11]
Analogamente Bohra e Sharma, nel 2015, hanno studiato il trattamento della paralisi con Ksheerabala taila in una terapia combinata [12] mentre Grampurohit et al., nel 2014, hanno riportato il ruolo curativo di Ksheerabala taila nel trattamento dell’artrosi [13]. Pradeep et al., nel 2014 hanno riferito del trattamento dell’ipertensione con con Ksheerabala [14]. Ksheerabala taila, in apposita formulazione (Ksheerabala 101), può essere anche somministrato in capsule per via orale, e assunto, esclusivamente su prescrizione medica, alla dose di due capsule al giorno prima dei pasti insieme all’acqua calda. [15].
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8. Swathy SS, Indira M. The ayurvedic drug, Ksheerabala, ameliorates quinolinic acid-induced oxidative stress in rat brain. Int J Ayurveda Res 2010;1:4-9.
9. Tripathy R, Namboothiri P, Otta SP. Open label comparative clinical trial of Dvi panchamooladi taila and Ksheerabala Taila matravasti in the management of low back ache. Int J Ayurveda Pharma Res 2016;4:19-26.
10. Rejitha S, Prathibha P, Madambath I. The ayurvedic drug Kheerabal 2010 ameliorates alcohol induced neurotoxicity by down regulating the expression of transcription factor (NFkB) in rat brain. Ayu 2015;36:323-8.
11. Gupta A. Role of navananasya with mahamashathaila and Shirovasti with kheerabalataila in the management of Ardita: A comparative clinical study. Int J Ayurveda Pharm Res 2017;8:74-8.
12. Grampurohit PL, Rao N, Harti SS. Effect of anuvasana with kheerabalathaila in sandhigatavata (Osteoarthritis). Ayu 2014;35:148-51.
13. Pradeep BC, Rajendra V, Gajanana H. An observational study on efficacy of Ksheerabalataila Khirodhara and tab Arjin in the management of essential hypertension. Unique J Ayurved Herbal Med 2014;2:40-3.
14. Bohra M, Sharma KK. Role of Ksheerbalatailanasya and Ksheerdhooma in the management of Ardita: A review. Ayur Pharm Int J Ayur Alli Sci 2015;4:54-9.
15. Sivakumaran, G., et al. “Gas chromatography–mass spectrometry analysis of one ayurvedic oil, Ksheerabala Thailam. ” Drug Invention Today 11. 10 (2019).
Sintesi della metodica dello studio
La metodica analitica impiegata per lo studio è quella ibrida gascromatografia-spettrometria di massa (indicata con la sigla GC-MS o GC/MS dall’inglese gas chromatography-mass spectrometry) ovvero la tecnica analitica basata sull’utilizzo di un gascromatografo accoppiato a uno spettrometro di massa. Il gascromatografo separa i composti presenti nel campione mentre lo spettrometro di massa funziona da rivelatore. Questa tecnica costituisce uno dei metodi analitici più avanzati e consente l’identificazione e la quantificazione di sostanze organiche in una varietà di matrici. Questa metodica restituisce dei risultati in forma di grafici (chiamati cromatogrammi) nei specifici valori qualitativi e quantitativi della sostanza analizzata sono rappresentati in forma di una linea spezzata che disegna aree triangolari (picchi) di diverse dimensioni (per altezza, larghezza) che indicano la presenza di una determinata sostanza chimica e della sua quantità percentuale nella sostanza analizzata.
Sintesi dei risultati dello studio
Secondo i risultati analitici GC – MS di questo studio, in Ksheerabala taila (secondo i picchi per ciascuna molecola presente nel campione) risulta evidente la presenza di numerose molecole dal ruolo medicinale come l’acido n-esadecanoico, l’acido 15-idrossipentadecanoico, l’acido esadecanoico, il 2-idrossi-1-(idrossimetil) etil estere, l’acido (3-fluorofenil) carbamico, il 2-isopropil – 5-metilfenil estere, l’acido esadecanoico, il 1-(idrossimetil)-1, 2-etandiolo. [15]
Come anticipato ciascuna di queste molecole esercita un effetto farmacologico e, nella loro compresenza nel taila, possono spiegare i generali effetti medicamentosi attribuiti a Ksheerabala taila in più problematiche come ad esempio l’osteoartrosi o le allergie.
Di seguito vengono riassunte le principali correlazioni tra le principali componenti chimiche individuate in Ksheerabala taila ed i suoi effetti a favore dell’organismo e successivamente, più in dettaglio, vengono sunteggiate le funzioni specifiche conosciute di ciascuna molecola bioattiva.
In sintesi in Ksheerabala taila si può indentificare un primo gruppo di molecole bioattive (l’acido n-esadecanoico, l’acido 15-idrossipentadecanoico, l’acido esadecanoico, il 2-idrossi-1- (idrossimetil) etil estere, l’acido (3-fluorofenil) carbamico, il 2-isopropil- 5-metilfenil estere, l’acido esadecanoico, il 1-(idrossimetil)-1, 2-etandiolo, l’acido esadecanoico, il 2-(ottadecilossi) etil estere) che posseggono un principale ruolo medicinale come inibitori della produzione dei metaboliti dell’acido arachidonico e quindi esercitano globalmente un effetto di natura antinfiammatoria ed antalgica; il coinvolgimento del metabolismo dell’acido arachidonico porta anche alla riduzione della produzione di citochine pro infiammatorie con riduzione di reazioni allergiche e del generale processo dell’infiammazione.
Questo primo gruppo di molecole è anche responsabile dell’aumento delle attività aromatiche della decarbossilasi degli aminoacidi che comporta un conseguente miglioramento della produzione di dopamina che è necessaria per migliorare la neurotrasmissione e dare sollievo dal dolore; in particolare l’acido n-esadecanoico dimostra inoltre attività antitumorali, GABA ergiche (ansiolitiche), stimolatorie dell’attività cellulare dei NK (immunomudulatorie: le cellule Natural Killer o cellule NK diversi dai Linfociti T NK sono una classe di cellule citotossiche del sistema immunitario, particolarmente importanti nel riconoscimento e distruzione di cellule tumorali o infette da virus con un meccanismo d’azione che viene definito “naturale”) inibitorie dell’attività del fattore di necrosi tumorale, mio-neuro-stimolatorie e riduttrici delle attività produttive di noradrenalina; anche questi effetti potrebbero contribuire alle funzioni anti-allergiche, antiossidanti e anti-infiammatorie di Ksheerabala.
Un secondo gruppo di molecole è rappresentato dal gamma-tocoferolo e il gamma-sitosterolo che svolgono un ruolo cruciale nella sinergia del tocoferolo (vitamina E) come PPAR-gamma antagonista. I PPAR (Recettori attivati da proliferatori perossisomiali) sono ligandi che attivano un fattore di trascrizione e la relativa antagonizzazione potrebbe portare a riduzione dell’obesità e riduzione dell’insulino-resistenza. [16]
In Ksheerabala taila si ritrova anche una complessa molecola di natura steroidale (26-Nor-5- cholesten-3 beta-ol-25-one) che ha importanti ruoli medicinali come la diminuzione della produzione di noradrenalina ed interviene come inibitore della deidrogenasi del 17-betaidrossisteroide, come anti-beta amiloide (una sostanza coinvolta nella patogenesi del morbo di Alzheimer), come inibitore della trasformazione di particolari fattori di crescita e come beta-bloccante.
In particolare, l’inibizione della 17-beta-idrossisteroide deidrogenasi e l’attività come beta-bloccante, comportano una riduzione della produzione di sostanze steroidali coinvolte nei processi infiammatori nel determinare dolore e gonfiore.
Un’altra importante molecola identificata in Ksheerabala taila è lo stigmasterolo che è un fitosterolo, molto presente nei semi del sesamo, che è accertato svolgere importanti funzioni anti osteoartritiche, anti ipercolesterolemiche, antitumorali, ipoglicemizzanti, antimutageniche, antiossidanti, antinfiammatorie e analgesiche; i ruoli medicinali di queste singole molecole sono coerenti con gli effetti medicamentosi di Ksheerabala taila.
Un alcol grasso saturo presente in Ksheerabala taila, il 1-eptatriacotanolo, è conosciuto per funzioni antibatteriche, antitumorali, antiprotozoiche, chemiopreventive, antinfiammatorie, antimalariche, anti influenzali, antivirali, antiossidanti, come inibitore enzimatico e come ipocolesterolemizzante.
Di seguito vengono riportati più in dettaglio i principali effetti noti attribuiti alle singole molecole identificate in Ksheerabala taila:
1) acido n-hexadecanoico (acido palmitico): acidulante, acidificante, inibitore della produzione di acido arachidonico, stimolatore dell’attività aromatica dell’amino acido decarbossilasi, inibitore della produzione di acido urico, anticancro, GABA ergico, stimolatore dell’attività dei NK, inibitore del TNF (Tumor Necrosi Factor), mio neuro stimolante, riduce la produzione di epinefrina.
2) acido 15 idrossipentadecanoico: acidulante, acidificante, inibitore dell’acido arachidonico (modula il processo infiammatorio), stimolatore dell’attività aromatica dell’amino acido decarbossilasi, inibitore della produzione di acido urico
3) Z (13, 14 Epoxy) tetradec-11-en-1-ol-acetato: aumenta la biodisponibilità dello zinco, induce il rilascio del fattore rilassante endoteliale, promotore endocrino
4) l’etil estere dell’acido Hexadecanoico, 2 hydroxy 1 (hydroxymethyl) (2 Palmitoilglicerolo): acidulante, acidificante, stimolatore dell’attività aromatica dell’amino acido decarbossilasi, inibitore della produzione di acido urico
5) 7-metil -z -tetradecen -1- olo acetato: aumenta la biodisponibilità dello zinco, della catecol O metil transeferasi (interviene nel metabolismo delle catecolamine), della metilguanidina transferasi, fornisce polisaccardi
6) gamma tocoferolo: svolge attività sinergica con il tocoferolo, risulta un antagonista gamma PPAR (coinvolgimento in obesità e insulino resistenza)
7) 26–Nor-5-cholesten-3 beta-ol-25-one: inibitore della 17 beta idrossisteroide deidrogenasi, anti beta amiloide (malattie neurodegenerative), anti TGF beta (fattore di crescita trasformante: una citochina che interviene nel processo infiammatorio), beta bloccante
8) Cholest -22- ene -21- ol, 3, 5 dehydro -6 -metossi, pivalato: colesterolitico, inibitore della 17 beta idrossisteroide deidrogenasi, inibitore dell’alcol deidrogenasi, inibitore della succinato deidrogenasi
9) (3 Fluorofenil), 2 isopropyl 5 metilfenil estere dell’acido carbamico: acidulante, acidificante, inibitore dell’acido arachidonico, stimolatore dell’attività aromatica dell’amino acido decarbossilasi, inibitore della produzione di acido urico
10) stigamsterolo: precursore del progesterone e coinvolto nella biosintesi intermedia degli androgeni e degli estrogeni; antiosteortritico, anti ipercolesterolemico, antitumorale, ipoglicemizzante, antimutagenico, antiossidante, antinfiammatorio, analgesico. [17]
11) gamma sitosterolo: agisce in sinergia con il tocoferolo; agisce coma antagonista gamma PPAR (coinvolgimento in obesità e insulino resistenza)
12) 1 eptatriacotanolo: (un triterpene chiamato anche lupeolo) con funzione antibatterica, antitumorale, antiprotozoica, chemioproventiva e antinfiammatoria, antimalarica, antinfluenzale, antivirale, antiossidante, inibitrice enzimatica, anticolesterolemica. [18]
13) estere dell’acido hexandecanoico 1 (hydroxymethyl) 1, 2 ethanediolo: acidulante, acidificante, inibitore della produzione di acido arachidonico (antinfiammatorio), stimolatore dell’attività aromatica dell’amino acido decarbossilasi; inibitore della produzione di acido urico
14) etil estere (Z), 2 hydroxy 1 (hydroxymethy) dell’acido ottodecenoico: induttore della testosterone idrossilasi, inibitore della aril idrocarbo idrossilasi, inibitore della 17 beta idrossisteroide deidrogenasi, acidulante, acidificante, inibitore dell’acido arachidonico, attivatore aromatico della amino acido decarbossilasi, inibitore della produzione di acido urico
15) eptasiloxano, 1, 1, 3, 3, 5, 5, 7, 7, 9, 9, 11, 11, 13, 13 tetradecametil E, E, Z 1, 3, 12 Nonadecatriene 5, 14 diolo: antitumorale, inibitore del citocromo P4502 E1 (coinvolto in una ampia serie di meccanismi anche fisiopatologici come l’infiammazione e le problematiche vascolari)
16) l’etil estere dell’acido Hexadecanoico, 2 (octadecyloxy): acidulante, acidificante, inibitore dell’acido arachidonico, attivatore aromatico della amino acido decarbossilasi, inibisce la produzione di acido urico
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16. Kadowaki T. PPAR gamma agonist and antagonist. Nihon Yakurigaku Zasshi 2001;118:321-6.
17. Kaur N, Chaudhary J, Jain A, Kaur LK. Stigmasterol: A comprehensive review. Int J Pharm Sci Res 2011;2:2259-65.
18. Baskaran G, Salvamani S, Ahmed SA, Shaharuddin NA, Pattiram PD. HMG-CoA reductase inhibitory activity and phytocomponent investigation of Basella alba leaves extract as a treatment for hypercholesterolemia. Drug Des Dev Ther 2015;2015:509-17.
Nei dati analitici della ricerca vengono confermate le ipotesi sulla variazione del taila “finito” a seconda della sua metodica di preparazione e del relativo stadio preparativo (Paka) d’origine; i diversi campioni esaminati provenienti dai diversi stadi del processo farmaceutico produttivo (Ama paka, Mridu paka, Madhya paka, Khara paka, Dagdha paka) evidenziano differenze fisico chimiche riportate nello studio in forma tabellare (Tabella 1).
I valori della tabella possono essere interpretati alla luce delle seguenti considerazioni:
– nei vari campioni la gravità specifica rimane oggettivamente inalterata (considerata anche l’aggiunta dei fito medicinali) rispetto al campione di controllo (olio di sesamo) e solo in un campione si osserva un aumento di questo valore dovuto all’acqua presente nella quantità di latte aggiunta; questo valore tende a scendere (fino a tornare a quello del gruppo di controllo) negli altri campioni per la progressiva esposizione al riscaldamento. Gli indici di rifrazione dei campioni del Taila rimangono stabilmente simili a quelli del gruppo di controllo con il valore più alto per l’olio ottenuto dallo stadio Madhya paka. Il valore acido risultava simile nei diversi campioni (8. 5-9. 6) ad eccezione per il campione ottenuto da Ama paka in cui il valore era piuttosto alto presumibilmente a causa della presenza di costituenti acidi provenienti dal latte e/o dalla droga; una progressiva riduzione del valore acido è stata osservata negli altri campioni ottenuti dalle fasi produttive successive a causa del maggiore tempo di riscaldamento che determina la rimozione di acidi grassi volatili provenienti da latte o per la decomposizione di altri componenti acidi;
– nei diversi campioni si osserva un progressivo aumento del valore di saponificazione probabilmente dovuto all’incorporazione del grasso derivante dal latte nell’olio e al progressivo riscaldamento che contribuisce alla rimozione dell’umidità e di altri componenti volatili non grassi;
– il valore di iodio dei campioni originati da stadi di produzione successivi a quelli di Ama Paka sono molto vicini a quelli del campione di controllo probabilmente a causa del processo di riscaldamento che genera guasti o ossidazione sui doppi legami dei grassi insaturi.
Lo studio conclude che l’analisi chimica condotta su Ksheerabala taila conferma la presenza in esso di molecole bioattive il cui effetto farmacologico è coerente con i benefici per la salute che l’Ayurveda gli attribuisce.
A cura della direzione scientifica di Benefica
Drug Invention Today | Vol 11 • Issue 10 • 2019 . Elsevier
“GAS CHROMATOGRAPHY–MASS SPECTROMETRY ANALYSIS OF ONE AYURVEDIC OIL, KSHEERABALA THAILAM”
G. Sivakumaran1, K. Prabhu(2), Mudiganti Ram Krishna Rao(3), Sumathi Jones(4), R. Lakshmi Sundaram(5), V. Rahul Ulhas(6), Shruthi Dinakar(2), N. Vijayalakshmi(7).
Author information:
1 Department of Anatomy, Sree Balaji Medical College and Hospital, Bharath University, Chennai, Tamil Nadu, India
2 Department of Anatomy, Sree Balaji Medical College and Hospital, Bharath University, Chennai, Tamil Nadu, India
3 Department of Industrial Biotechnology, Bharath Institute of Higher Education and Research, Chennai, Tamil Nadu, India
4 Department of Pharmacology, J. K. K. Nattraja College of Dental Sciences, Komarapalayam, Tamil Nadu, India
5 Scientific Officer, Central Research Facility, Sri Ramachandra Medical College and Research Institute, Chennai, Tamil Nadu, India
6 Ayurvedic Practioner, Kottakkal Arya Vaidya Sala, Chennai, Tamil Nadu, India
7 Department of Industrial Biotechnology, Bharath Institute of Higher Education and Research, Chennai, Tamil Nadu, India
ABSTRACT
Introduction: The present work deals with the gas chromatography–mass spectrometry (GC–MS) analysis of Ksheerabala Thailam which is an Ayurvedic oil used for the treatment of Vata disorders such as neuromuscular pains, sciatica, spondylitis, paralysis, myalgia, for nerve regeneration, cataract, earache, and headache.
Materials and Methods: Ksheerabala Thailam was bought from a standard Ayurvedic vendor at Chennai and subjected to GC–MS analysis by standard procedures. The medicinal roles of the biomolecules indicated in the GC–MS profile were screened for their various medicinal roles using Dr. Duke’s phytochemical and ethnobotanical data and other data.
Results: GC–MS profile of the Ksheerabala Thailam indicated the presence of important biomolecules such as n-Hexadecanoic acid, 15-Hydroxypentadecanoic acid, Hexadecanoic acid, 2-hydroxy-1-(hydroxymethyl)ethyl ester, (3-Fluorophenyl)carbamic acid, 2-isopropyl-5-methylphenyl ester, Hexadecanoic acid, 1-(hydroxymethyl)-1, 2-ethanediyl ester, Hexadecanoic acid, 2-(octadecyloxy)ethyl ester,. gamma-Tocopherol, and. gamma. -Sitosterol; these molecules do have medicinal roles which relate to that of Ksheerabala Thailam.
Conclusions: It is concluded that Ksheerabala Thailam, which is an important Ayurvedic medicine, does contain some very important molecules showing its efficacy. Further research is required for a better understanding of the medicinal roles of Ksheerabala Thailam. .
Keywords (3-Fluorophenyl)carbamic acid, 15-Hydroxypentadecanoic acid, 2-Isopropyl-5-methylphenyl ester., gamma. -Tocopherol and. gamma. -Sitosterol, Gas chromatography–mass spectrometry, Hexadecanoic acid, 1-(hydroxymethyl)-1, 2-ethanediyl ester, Hexadecanoic acid, 2-(octadecyloxy)ethyl ester, Hexadecanoic acid, 2-hydroxy-1-(hydroxymethyl)ethyl ester, Ksheerabala thailam, n-Hexadecanoic acidy
ISSN: 0975-7619