Newsletter Ayurveda nr. 61 – Maggio 2020
Newsletter n° «61»
Maggio 2020
Anu taila e Pratimarsha Nasya: prevenzione e protezione quotidiane in “COVID-19 age”.
Journal of Ayurveda and Integrated Medical Sciences (ISSN 2456-3110) 5.2 (2020): 92-108.
“AYURVEDIC PREVENTIVE AND CURATIVE PROTOCOL FOR COVID 19-A PROPOSAL.”
Kar, Sarbeswar, et al.
La newsletter
La recente pandemia di COVID-19 ha stimolato la scienza medica in tutto il mondo a ricercare approcci efficaci per la cura e la prevenzione della patologia e in questo contesto l’Ayurveda ha contribuito significativamente con la proposta di protocolli specifici, basati sulle sue antiche conoscenze, che si sono dimostrati concreti e straordinariamente attuali.
In questa newsletter riportiamo la sintesi di alcune parti di un recentissimo articolo (maggio 2020), pubblicato da “Journal of Ayurveda and Integrated Medical Sciences”, che propone i razionali di un protocollo specifico ayurvedico per la prevenzione e la gestione sintomatologica di COVID-19 chiarendone obiettivi e strategie. L’articolo risulta di particolare interesse poiché tratteggia la visione in chiave Ayurvedica di COVID-19 ed offre una completa panoramica delle preparazioni medicamentose tradizionali ayurvediche e degli interventi terapeutici che più si dimostrano utili nel trattamento sintomatologico e nella prevenzione di COVID-19.
Tra le strategie preventive citate nel protocollo viene fatto espressamente riferimento espressamente all’utilità di “Pratimarsha Nasya” così come anche riportato da un altro recentissimo articolo (maggio 2020, non ancora pubblicato: Balkrishna Acharya. Patanjali Research Institute (Panchayanpur, Uttarakhand-India). “Indian Traditional Ayurvedic Treatment Regime For Novel Coronavirus, COVID-19.” [68], che propone un altro protocollo di gestione ayurvedica di COVID-19.
Nella Newsletter viene quindi trattato per esteso lo specifico razionale protettivo e terapeutico di “Pratimarsha Nasya”, in particolare con Anu taila, suggerendo spunti di comprensione sui motivi per i quali queste procedura tradizionale ayurvedica si dimostri un attuale e concreto strumento per “finalità protettive” che rappresenteranno, ancora per molti mesi, una generale necessità con cui convivere.
L’Ayurveda e COVID-19 [1]
COVID-19 è una malattia causata dal “Novel Corona Virus 2”, chiamata Sindrome Acuta Respiratoria da Corona Virus -2 (SARS CoV 2), che è stata segnalata per la prima volta nella città di Wuhan, in Cina, il 31 dicembre 2019. La malattia è stata dichiarata pandemia dall’OMS l’11 marzo 2020, poiché è stata confermata la sua presenza in tutti i continenti tranne che in Antartide. [2]
Secondo gli Autori dello studio l’Ayurveda considera SARS COV 2 come Janapadodhwamsa Vikara (patologia endemica/epidemica) [3] classificata come Bhutabhishangaja Aagantuja Vikaara (patologia di natura infettiva) con riferimento specifico a Aupasargika (malattie causate da infezione) e Sankramika (malattie contagiose). [4] Il prefisso “Bhuta” nella parola “Bhutabhishangaja” in Ayurveda ha anche il significato di Visha (veleno) come il termine virus che, nella sua origine latina, significa veleno. Come noto il virus è stato ricondotto, per la sua origine, ad animali come il pipistrello (ospite primario), il serpente (ospite intermedio) e ad altri animali (pangolini) e secondo Acharya Sushruta, tutti questi ospiti sono accomunati dallo stesso Yoni cioè dalla stessa natura biologica originaria. [5] Considerando tutti i fattori associati a COVID-19, la malattia può essere considerata come una Sannipata Jwara (febbre derivante da sbilanciamento multiplo di tutti e tre i dosha) con predominanza di Kapha e Pitta ed è interessante notare come i segni e i sintomi osservati in questa condizione patologica siano abbastanza simili ai segni e ai sintomi degli avvelenamenti o infezioni di origine animale (Jangama Visha Lakshana) riconducibili, come origine (Yoni), a Jatuka (Pipistrello), Sarpa (Serpente) e Shallaka (pangolino). [6]
In Ayurveda quindi, COVID-19 viene letto concettualmente come Janapadodhwamsa (malattia trasmissibile epidemica), Aupasargika Roga (malattia provocata da infezione) e Sankramika Roga (malattia contagiosa) [7] riconducendosi a tutti e tre i tipi di causalità della malattia: Aadi Daivika (appartenenti al daiva o al destino e/o a forze invisibili e divinità), Adibhoutika (appartenenti alla bhuta o agli esseri viventi) e Adhyatmika (relativa a corpo e mente). Di conseguenza, a causa della sua origine, sia le misure curative che preventive di COVID-19 includono necessariamente tutti e tre i principi dei protocolli di trattamento, vale a dire: Daivavapashraya, Satvavajaya e Yukti Vyapashraya nel loro insieme.
Nelle recenti pubblicazioni su COVID-19 (Lancet, gennaio 2020) [8] viene riportato che il 98% dei pazienti aveva febbre da lieve a moderata (Jwaram), il 76% aveva tosse (Kaasam) e il 44% aveva mialgia (Angamardam) e affaticamento (Tandra). Tra i pazienti che hanno sviluppato polmonite, il 99% aveva la febbre (Jwaram), il 70% aveva affaticamento (Tandra), il 59% tosse secca (Vaatika Kaasam), il 40% aveva anoressia (Aruchi), il 35% aveva mialgia (Angamardam), il 31% dispnea (Swaasam) e il 27% produceva espettorato (Kaphaja Kaasam). [9]
Secondo l’Agada Tantra (branca della tossicologia e medicina legale dell’Ayurveda), Stavara Visha (veleno/farmaco di origine vegetale e minerale) è un antidoto per Jangama Visha (veleno animale) e viceversa. [1]
La patologia (Bhutabhishanga janya – Jangama Visha) si caratterizza per una progressione rapida, colpendo progressivamente i tessuti (Uttarottaradhatu) e Ojas, rappresentando una grande minaccia per gli organi vitali, quindi i principi del trattamento dovrebbero essere multidimensionali e conseguentemente per questi motivi la scelta dei farmaci (preparazioni singole e polierbali e/o minerali) dovrebbe essere Kapha Pittahara, Tridoshahara, Rakta Prasadaka / Shodhak, Agada (Vishahara), Jwarahara, Ashukaari, Bahukalpa Rasayana / Urjaskara (farmaci con proprietà immunitarie) con potenti attività antinfettive. [1]
Nello studio proposto, attraverso una revisione dettagliata dei testi classici ayurvedici, sono stati presi in considerazione i molti preparati medicamentosi e polierbali che possiedono attività di cui sopra e che possono essere utilizzati come misura profilattica e curativa; lo studio propone inoltre l’inquadramento ayurvedico degli aspetti di Samprapti (patogenesi), profilattici e curativi in COVID-19. [1]
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1. Kar, Sarbeswar, et al. “Ayurvedic Preventive and Curative Protocol for COVID 19-A Proposal.” Journal of Ayurveda and Integrated Medical Sciences (ISSN 2456-3110) 5.2 (2020): 92-108.
2. www.emedicine.medscape.com.
3. Vagbhatta, Astanga Hrudaya, with Hemadri and Arunadutta. Sutra sthaanam, 12/66 edited by Pt. Hari Sadashiva Shastri Paradakara, Reprint ed. Chaukhambha Surabharati Prakashana, Varanasi, 2007.
4. Agnivesha, Charaka, Dridhabala, Charaka Samhita, Vimaana Sthaanam 3/5, edited by Vaidya Jadavaji Trikamji Aacharya, Reprint ed. Chaukhambha Surabharati Prakashana, Varanasi, 2005.
5. Agnivesha, Charaka, Dridhabala, Charaka Samhita, Vimaana Sthaanam 3/5, edited by Vaidya Jadavaji Trikamji Aacharya, Reprint ed. Chaukhambha Surabharati Prakashana, Varanasi, 2005.
6. Sushruta, Dalhana, Gayadasacharya, Sushruta Samhita, Nidana Sthana 5/12, edited by Vaidya Jadavaji Trikamji Aacharya, Reprint ed. Chaukhambha Surabharati Prakashana, Varanasi, 2008.
7. Sushruta, Dalhana, Gayadasacharya, Sushruta Samhita, Kalpa Sthana 8/19-22, edited by Vaidya Jadavaji Trikamji Aacharya, Reprint ed. Chaukhambha Surabharati Prakashana, Varanasi, 2008.
8. Huang C et al, Clinical features of patients infected with 2019 novel corona virus in Wuhan city, China, Lancet, January2020
9. Agnivesha, Charaka, Dridhabala, Charaka Samhita, Cikitsaa Sthaanam 3/114, edited by Vaidya Jadavaji Trikamji Aacharya, Reprint ed. Chaukhambha Surabharati Prakashana, Varanasi, 2005
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Prospettiva ayurvedica di COVID-19 [10]
L’Ayurveda affronta una nuova malattia, per il suo studio, con un approccio basato su “tre punti” e cioè:
1) la storia naturale della malattia (Vikaara Prakrti)
2) il sito del processo patologico (Adhishthana)
3) le caratteristiche eziologiche (Samuthaana Vishesha), coerentemente con le linee del Trisutra Ayurvedico. [11]
La patogenesi della malattia (Samprapti Ghataka) viene come di seguito inquadrata:
Dosha: Kapha- Vata-Pitta; Dushya: Rasa e altri Dhatus nelle fasi successive; Vyadhi Swabhava: Ashukari (proprio dei farmaci che entrano istantaneamente nella circolazione sanguigna cioè agiscono in somministrazione acuta); Srotas: Pranavaha Srotas e altri Srotas; Sroto Dushti Prakara: Vimarga Gamana, Sanga, Atipravritti; Agni: Vishamagni; Adhishthana: Pranavaha Srotas e successivamente Sarva Shareera; Vikara Prakruti: Daaruna; Sadhyaasadhyata: Saadhya nelle fasi di Sanchaya e Prakopa e Krichra Sadhya nelle fasi di Prasara e Sthana Samshraya; Pranopaghataka nella fase di Bheda, specialmente nei casi di persone anziane con fattori di co morbilità esistenti e Alpa Rogi Bala.
Le fasi cliniche identificate [10] sono:
Bhutabhishanga (Jangama Visha): ingresso del patogeno attraverso l’oro-faringe e/o naso faringe → Fase 1 – Sanchaya e Prakopa Avastha: Coinvolgimento di Tridosha in Pranavaha Srotas in naso-faringe, seni paranasali – tratto respiratorio superiore [con sintomi da lievi a moderati come starnuti, tosse, febbre, malessere] → Fase 2 – Prasara e Sthanasamshraya Avastha: (tutti i Dosha influenzano l’intero Pranavaha Srotas) [con sintomi aggravati] → Fase 3 – Vyakta Avastha in Pranavaha Srotas e successivamente Sarvashareera (Tandra lakshana, Dhatupaaka, Dhatugata Jwara Lakshana ecc.) → Fase 4 – Bheda Avastha: coinvolgimento di tutti i Dosha che interessano Sarvashareera (Upadrava Laskshanas – Shwasa, Moha, Sanjanaasha, Atisaara)
L’analisi della patogenesi, basandosi sui concetti di Bhutabhishanga, Visha Prabhava e Sannipata Jwara, ha dato la possibilità di stabilire un protocollo da utilizzare per i pazienti affetti da COVID-19 e le linee guida da seguire per la prevenzione della malattia.
L’analisi sequenziale dei genomi può fornire moltissime informazioni che possono essere utili per lo sviluppo di farmaci come preparati singoli o composti nella linea di farmaci antivirali (Bhutabhishanga) e la sequenza dei fattori di invasione dell’ospite da parte del virus ha un ruolo fondamentale nel determinare il grado di trasmissione, virulenza e patogenicità del virus. [10]
Considerazioni generali [10]
Considerando che COVID-19 è una patologia di natura pandemica, anche in Ayurveda le misure e le modalità preventive assumono una importanza primaria per raggiungere i seguenti obiettivi:
- ridurre la quantità di virus circolante, nell’aria e sulle superfici di contatto, ad esempio a casa, in ospedale e nelle grandi comunità. Le modalità proposte potrebbero essere la sanificazione dell’aria e delle superfici di contatto, attraverso: a) Dhoopana (fumigazione) (Dhooma Varti medicato); b) aereo diffusione in ospedale e su altre superfici di contatto di estratti medicati preparati con agenti antimicrobici naturali come le foglie o la corteccia di Neem; Foglie / corteccia / semi di karanja, foglie di nirgundi, aloe vera ecc.; c) uso di lozioni disinfettanti a base di urina di mucca (Gomutra) per la purificazione.
- ridurre la carica virale nell’ospite, creando condizioni sfavorevoli all’ingresso nelle “porte dell’organismo” e sulle superfici di contatto e nei siti di accumulo (Sanchaya) come Naso-faringe e Oro-faringe, attraverso diversi metodi come Pratimarsha Nasya, dentifrici potenti, gargarismi, inalazione di vapori, Dhoomapana / Dhooma Nasya e Neti (procedura di pulizia nasale).
- aumentare l’immunità dell’ospite, per una migliore difesa dalle reazioni di virulenza virale, attraverso: a) Yuktivyapashraya (trattamenti razionali basati sulla logica dei principi terapeutici come Dinacharya, Ritucharya e Rasayana Sevana;Esercizio fisico incluso esercizio di respirazione; Cibo – Pathyahara (dieta sana); Medicinali: medicinali con effetto Rasayana, b) Approccio psico-somatico spirituale (Satwavajaya – Dhyana, Pranayama, Yogasana, Sadvritta Palana e Achara Rasayana (buone condotte fisiche e mentali);Consulenza al paziente – per mantenere un sano stato mentale (Manas) condotta da esperti e leader spirituali (attraverso canali multimediali), c) Daivavyapashraya: canto del mantra, esposizione alla luce delle lampade d’argilla (Diyas), Preghiera, Yajna, Homa ecc., oltre ai generali principi di Graha Chikitsa (psichiatria)
I razionali dell’Ayurveda quindi nel consigliare in COVID-19 ciò che è Pathya-Apathya (salutare – non salutare) fonda sui seguenti principi di base:
- Creare un ambiente sfavorevole per i virus.
- Creare una superficie di contatto sfavorevole per il virus nelle “porte “ di ingresso del virus (ad esempio orofaringe, nasofaringe)
- Rafforzamento dell’immunità
Nello studio Pratimarsha Nasya con Anu taila viene consigliato per creare condizioni sfavorevoli all’ingresso del virus nell’organismo, (sito di Sanchaya: Naso-faringe e Oro-faringe) e per coadiuvare la generale efficienza del sistema immunitario.
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10. Kar, Sarbeswar, et al. “Ayurvedic Preventive and Curative Protocol for COVID 19-A Proposal.” Journal of Ayurveda and Integrated Medical Sciences (ISSN 2456-3110) 5.2 (2020): 92-108.
11. Vagbhatta, Astanga Hrudaya, with Hemadri and Arunadutta. Sutra sthaanam, 12/66 edited by Pt. Hari Sadashiva Shastri Paradakara, Reprint ed. Chaukhambha Surabharati Prakashana, Varanasi, 2007.
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Anu taila
Anu taila è uno tra gli oli ayurvedici più particolari e pregiati e la tradizione ayurvedica lo indica sia per usi domestici quotidiani (Dinacharya), sia per lo specialistico trattamento “Nasya”. Anu taila si caratterizza per la sua generale efficienza Tridoshica ma viene utilizzato (secondo la dose) in ambiti differenti e con scopi specifici. [https://www.benefica.it/prodotto/anu-taila/]
L’uso domestico quotidiano di Anu taila contribuisce alla “purificazione“ di corpo e di sensi che rappresentano le “porte” di comunicazione primaria con il mondo esterno; l’applicazione di Anu taila contribuisce ad un miglior assorbimento di Prana attraverso la respirazione; secondo le fonti tradizionali infatti Anu Taila è ritenuta una delle migliori medicine per “Nasya Karma” e possiede ampie indicazioni tra cui preservare la salute degli organi di senso. A seconda delle formule tradizionali può contenere mediamente fino a circa 29 ingredienti diversi e come Dravadravyas vengono impiegati Varshajala, Tilataila e Ajadugdha. [12]
Le moderne formulazioni di Anu taila, prodotte secondo tecniche farmaceutiche, si distinguono per precisi criteri di standardizzazione dei prodotti finiti indicandone la qualità. [12]
Anu taila viene tradizionalmente indicato in diversi disturbi come Manya Stambha (torticicollo), Shirahshula (mal di testa), Ardita (paralisi facciale), Hanu Sangraha (blocco della mascella), Ardhavabhedaka (emicrania), Peenasa (rinite cronica), Shirakampa (tremore alla testa); in generale Anu taila migliora la capacità degli organi di senso (Indriyas) come naso, orecchio, occhio, ma può prevenire anche la caduta dei capelli e il loro ingrigimento precoce. [12]
La metodica di preparazione tradizionale di Anu taila prevede dieci specifiche ripetizioni di passaggi e rappresenterebbe uno dei più antichi esempi di potenziamento ayurvedico del prodotto finito derivante dalla metodica di preparazione; questa metodica consentirebbe un potenziamento dei fito medicinali attraverso metodi per altro molto semplici. [13]
In Anu taila il potenziamento tra gli ingredienti gli consentirebbe di penetrare nei canali più profondi del corpo:
“Anushu Tailam Anutailam, Anundriya Srotansi Pravishti Iturtha”
Ashtanghridya Sutrasthan 21/38. [13]
In Anu taila le erbe medicinali vengono decotte ed il prodotto di decozione viene miscelato con olio di sesamo per un lungo periodo di tempo (con l’aiuto del riscaldamento controllato) fino ad ottenere la qualità desiderata dell’olio. Come anticipato questo processo viene ripetuto 10 volte per avere un’efficace potenziamento dei bioattivi. Aja ksheer (il latte di capra) verrebbe utilizzato solo nell’ultimo ciclo; Anu taila ha proprietà di Mahagunama, Sarvottam gunam, e rappresenta una preparazione d’eccellenza rispetto ad altri oli usati per Nasya karma. [13] Brihat Trayi cita Anu taila in riferimento a Nasya molte volte. Anu taila è descritto da Charak Samhita su. 5 / 63-70, da Sushrut Samhita in chi. 4/28 e da Ashtanga Hridaya in Su. 20 / 36-39. Più nel dettaglio Ashtang Sangraha descrive 2 tipi di Anutaila in Su.29 / 10-11 e in Anandkand è citato in Amrutikaran vishranti 18 / 95-103. [13]
I testi classici ayurvedici indicano l’efficienza di Anu taila in diversi contesti: Charakacharya lo indica in Matrashitiyadhyaya, Sushrutacharya lo indica in Vatavyadhichikitsopakrama, Vagbhatacharya lo indica in Nasyavidhiadhyaya, Ashtanga Sangrahakar lo indica in Nasyavidhiadhyay e in Anadakanda è spiegato nel contesto di Dincharya (Sadacharrasayanam Dincharya Ashtadashollas). [13]
Maharshi Charak e Vagbhat descrivono, per la preparazione di Anu taila, erbe medicinali e metodo di preparazione abbastanza simili tra loro mentre Maharshi Sushrut descrive erbe e metodo di preparazione diversi. [13]
Per la preparazione di Anu taila viene consigliato in genere di utilizzare l’apposito mortaio in legno per ottenere dalle erbe medicinali una bella polvere da bollire in acqua raccogliendo l’olio che si accumula sulla superficie dell’acqua alla fine del processo. Questa frazione di olio medicinale nella preparazione di Anu taila avrà la qualità per penetrare nei tessuti più profondi, in quanto finemente separato dalla parte lignoide delle erbe ed estratto in forma di naturali goccioline (che è un procedimento estrattivo diverso da quello con solventi, macchinari, CO2 supercritica o corrente di vapore). Questo procedimento consente di ottenere un olio “sottile” che può essere definito “Anu taila” e che ha le qualità per penetrare nei ”sukshma srotas” (srotas microscopici) e quindi nella maggior parte di essi. [13]
La pratica regolare di Nasya con Anu taila consente di far riacquistare “nitidezza” degli organi di senso [14], di rinforzare i muscoli del collo, di spalle e petto [15]; protegge inoltre dall’ingrigimento precoce dei capelli e dalla comparsa prematura di rughe sul viso.
I migliori benefici di Anu taila si ottengono attraverso la pratica di Nasya intesa come applicazioni (o insufflazioni) nasali di olio medicato, decotto o polvere. La via intra nasale è l’unica di accesso superiore per trattare condizioni di malattia della parte superiore dello sterno. [13]
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12. Chudasama, Kishor R., R. Manjusha, and V. J. Shukla. “PHYSICO CHEMICAL EVALUATION OF ANU TAILA: AN AYURVEDIC OIL BASED MEDICINE.” (2017).
13. Dalvi et al. “LITERARY REVIEW OF ANU TAILA NASYA.” UJAHM 2015, 03 (02): Page 42-45
14. Charak samhita edited by Acharya Trivikrama Yadav and Narayanrao Acharya, Chokhamba Surbharati prakashan Varanasi 2000, Sutrasthana 5/57-62 Page no.41
15. Charak samhita edited by Acharya Trivikrama Yadav and Narayanrao Acharya, Chokhamba Surbharati prakashan Varanasi 2000, Siddhisthana 2/22 Page no.690
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Meccanismo d’azione di Anu taila e di Nasya
Dal punto di vista meccanicistico Anu taila tramite Nasya agirebbe in modo piuttosto complesso
“Nasahi Shirso Dwaram”
Ashtanghrudaya Sutrasthan 20/1. [16]
La scuola di pensiero ayurvedica afferma che il naso è “una porta d’ingresso” della cavità craniale e che il farmaco, somministrato attraverso il naso, penetrerebbe in Shringatak Marma e si diffonderebbe nella cavità cranica, agli occhi, alle orecchie, alla gola e ai minuti capillari del viso agendo sui dosha [17,18]. Una possibile spiegazione sul percorso e dell’assorbimento del medicinale [19] può essere formulata anche con l’aiuto dell’anatomia infatti il farmaco somministrato per via intra-nasale, penetra nella cavità nasale attraverso i tessuti superiori, medi ed inferiori fino ai 6 seni.
Possibile meccanismo d’azione di Nasya
The olfactory cells get stimulated by drug administered → Stimulation carried further through olfactory axon → Cross the cribriform plate of ethmoid bone → Axon form olfactory bulbs → These bulbs form the Axon synapses with dendrils of the mitral cells → Many such synapses form olfactory glomerulai → From olfactory glomerulai, axons of mitral cells continue to form olfactory tract → The finally end in olfactory cortex. [16]
Le stimolazioni attraverso tutto questo percorso determinano una pronta azione sui Dosha indicando l’assorbimento della droga. [16]
I periodi più favorevoli per Anu taila Nasya sono Pravrut ritu, Sharad ritu e Varsha ritu nei giorni di cielo limpido. [20]
Anu taila si caratterizza come Vataghna, Bruhana e Snehana e raggiunge profondamente gli srotas (sukshma srtotogami). [16]
Attraverso Nasya, Anu taila agisce sui dosha accumulati nei seni cranici, in petto, testa, spalle e gola ed agisce poi come Bruhana (Nasya di nutrimento). L’olio raggiunge i canali più minuti e l’oleazione contribuisce al rafforzamento di legamenti e tendini della parte superiore del corpo; per questi motivi Anu taila si dimostra utile nel torcicollo, nella paralisi facciale, nell’immobilizzazione di mascella, nel mal di testa, nella rinite, nell’emicrania e nel tremore del collo. Anu taila promuove la generale efficienza di Nasa, Karna, Netra (Indriyas), contrasta la caduta dei capelli e previene e l’ingrigimento prematuri. L’utilizzo regolare di Anutaila aiuta a trarne vantaggio e benefici favorendo l’attività degli organi di senso, la chiarezza della voce e la luminosità del viso. [16]
Sembrerebbe inoltre che l’utilizzo regolare di Anu taila ridurrebbe la frequenza dei disturbi della parte superiore del corpo. Secondo Charakacharya l’uso regolare di Anu taila “liquefa” i Dosha, rimuovendoli dal sito senza danneggiarlo e migliorando l’efficienza di Indriya; l’azione di oleazione agirebbe su Siras e Kandaras (tendini e legamenti) di spalle, collo e petto rafforzandoli. [16]
Più nel dettaglio in Ayurveda il naso è considerato come un “panchagnanendriya”, le cui funzioni non si limitano solo alle percezioni olfattive e alla respirazione, ma rappresenta anche una specifica via per la somministrazione di farmaci; il naso infatti viene descritto come la porta di “shiras” ed il “karma” nasale è quindi la procedura speciale di somministrazione del farmaco attraverso quella via. Il farmaco messo nella narice si muove attraverso i canali e agisce su “shiras” rimuovendo i dosha accumulati in essa e quindi in tutti i seni cranici. [21,26]
Nei testi ayurvedici “Pratimarsha”, è un tipo di Nasya indicato come regime quotidiano per mantenere la salute del “dotto nasale”. [21]
Un concetto interessante dell’Ayurveda è relativo a tutte le malattie di orecchio, naso, gola, bocca, occhi e testa; poiché si ritiene che il naso sia “un ingresso” alla testa e che tutte le malattie degli organi clavicolari possono essere trattate usando la via nasale, cioè Nasya. [22]
Nella letteratura ayurvedica sono descritti vari tipi di Nasya per il trattamento e la prevenzione delle malattie. [23] L’Ayurveda infatti attribuisce massima importanza alla testa, considerandola uno dei tre principali organi vitali del corpo, dove il “prana”, cioè la forza vitale, risiede adattandosi a tutti gli “indriya”, e per questo è considerata “uttamanga” (miglior organo del corpo). [24]
I sensi e i canali che trasportano gli impulsi sensoriali e motori alla testa sono considerati come i raggi del sole. [25]
Se “Nasyakarma” viene eseguito correttamente e regolarmente manterrà intatti vista, olfatto ed udito, inoltre preverrà l’ingrigimento precoce di capelli e barba e la caduta dei capelli. Garantirà la crescita dei capelli e allevierà disturbi (malattie) come la spondilite cervicale, il mal di testa, la paralisi facciale, l’emiplegia, le malattie del naso, il blocco della spalla, l’emicrania, il raffreddore, la sinusite, disturbi mentali come il parkinsonismo e disturbi della pelle. Nasyakarma migliorerà l’attività degli organi di senso e preverrà le malattie della testa (urdhwanga). Preverrà inoltre anche il processo di invecchiamento precoce. [27]
Nei testi ayurvedici Pratimarsha Nasya è indicato come un regime giornaliero per mantenere la salute del passaggio nasale [28] e Nasya risulta utile in diversi disturbi, per la cura di Twakraukshya (secchezza della pelle), Palita (ingrigimento dei capelli), Urdhvajatrugata Roga (disturbi delle parti del corpo sopra la clavicola), Skandha Shushkata (emaciazione della spalla), Greeva Shushkata (emaciazione della regione cervicale), Vaksha Shushkata (emaciazione dei muscoli toracici) [29]; questi effetti sono stati valutati anche in un piccolo studio clinico per valutare l’efficacia di Pratimarsha Nasya con Anu tailam in volontari sani.
Lo studio clinico è stato condotto in aperto, controllato con placebo, prospettico, per valutare gli effetti preventivi di Anu Tailam. Su 20 volontari sani (divisi in gruppo verum e gruppo placebo) la somministrazione della terapia Nasya con “Anu tailam”, per 30 giorni, ha mostrato nel gruppo verum risultati significativi su sintomi come stanchezza, forza della vista, capacità dei sensi, ingrigimento precoce dei capelli, tono della carnagione a differenza di nessun risultato considerevole ottenuto nel gruppo placebo. [21]
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16. Dalvi et al. “LITERARY REVIEW OF ANU TAILA NASYA.” UJAHM 2015, 03 (02): Page 42-45
17. Ashtang Hridaya edited by Pt. Hari Sadashiv Sastri Paradakara, Chokhamba Surbharati prakashan Varanasi 2007, Sutrasthana 20/1 Page no.287)
18. Sushrut Samhita edited by Acharya Trivikrama Yadav and Narayanrao Acharya, Chokhamba Surbharati prakashan Varanasi 2012, Chikitsa sthana 40/23 Page no.555)
19. A Text Book Of Bhaishajya Kalpana by Dr. Ravindra Angadi, Chokhamba Surbharati prakashan Varanasi2009, Page no.348)
20. Charak samhita edited by Acharya Trivikrama Yadav and Narayanrao Acharya, Chokhamba Surbharati prakashan Varanasi 2000, Sutrasthana 5/56 Page no.41.
21. Patil, Y. R., and R. S. Sawant. “Study of preventive effect of Pratimarsha Nasya with special reference to Anu Tailam (An ayurvedic preparation).” Int Res J Pharm 3.5 (2012): 295-300.
22. Garde G. K. editor, Sartha vagbhata marathi commentary. In Ashtanga Hridaya, 8th edition, Pune, India. Raghuvanshi publications 1996 page 85
23. Tripathi R; Shukla V. editor, Vaidyamanorama hindi commentary. In Charak Samhita part 2, 2nd edition, Varanasi, India. Chaukhambha Surbharati publications 2001 page 958
24. Tripathi B. editor, Charak chandrika hindi commentary. In Charak Samhita part 1, 6th edition, Varanasi, India. Chaukhambha Surbharati publications 1999 page 335
25. Tripathi R; Shukla V. editor, Vaidyamanorama hindi commentary. In Charak Samhita part 2, 2nd edition, Varanasi, India. Chaukhambha Surbharati publications 2001 page 945
26. Sharma A. editor, Sushrut vimarshini hindi commentary. In Sushrut Samhita part 2, 1st edition, Varanasi, India. Chaukhambha Surbharati publications 2001 page 495
27. Garde G. K. editor, Sartha vagbhata marathi commentary. In Ashtanga Hridaya, 8th edition, Pune, India. Raghuvanshi publications 1996 page 88
28. Garde G. K. editor, Sartha vagbhata marathi commentary. In Ashtanga Hridaya, 8th edition, Pune, India. Raghuvanshi publications 1996 page 87
29. Garde G. K. editor, Sartha vagbhata marathi commentary. In Ashtanga Hridaya, 8th edition, Pune, India. Raghuvanshi publications 1996 page 87
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In Ayurveda sono descritti diversi tipi di Nasya [30,31], dei quali alcuni più specialistici che sono: Pradhamana (Virechan) Nasya – (Cleansing Nasya) in cui si usano polveri secche (piuttosto che oli) che vengono soffiate nel naso con un tubo. Pradhamana Nasya viene utilizzato principalmente per i tipi di malattie Kapha che determinano mal di testa, pesantezza alla testa, freddo, congestione nasale, occhi appiccicosi, raucedine, sinusite, linfadenite cervicale, tumori, vermi, alcune malattie della pelle, epilessia, sonnolenza, parkinsonismo, infiammazione della mucosa nasale; disturbi del comportamento come avidità e lussuria. Tradizionalmente, vengono utilizzate polveri come il brahmi [30]; Bruhana Nasya – (Nutrition Nasya) in cui si utilizzano ghee, oli, sale, ghee di Shatavari, ghee di Ashwagandha e latte medicato principalmente per i disturbi Vata. Le condizioni risultanti da squilibri Vata possono essere mal di testa tipo Vata, emicrania, secchezza della voce, naso secco, nervosismo, ansia, paura, vertigini, negatività, pesantezza delle palpebre, borsite, rigidità del collo, seni nasali secchi e perdita dell’olfatto [30]; Shaman Nasya – (Sedative Nasya) che viene utilizzato in base allo specifico dosha aggravato, ma principalmente per i disturbi di tipo Pitta come il diradamento dei capelli, la congiuntivite e il ronzio nelle orecchie. In genere vengono utilizzati decotti, tè e oli medicati a base di erbe [30]; Navana Nasya – (Decotto Nasya) che è usato nei disturbi Vata-Pitta o Kapha-Pitta ed è rappresentato da decotti e oli insieme; [30] Marshya Nasya – (ghee o olio per Nasya) [30].
Pratimarsha Nasya è invece una tipologia di Nasya con finalità preventive e protettive che consiste, come noto, nella applicazione quotidiana (Dinacharya) di olio immergendo il mignolo pulito nell’olio e inserendolo in ciascuna narice, lubrificando il passaggio nasale con un leggero massaggio. Questa procedura aiuta ad “aprire” i tessuti profondi e può essere fatto ogni giorno e in qualsiasi momento anche per contrastare lo stress; questa procedura consente tra l’altro di creare una superficie della mucosa (orofaringe-rinofaringe) sfavorevole all’infezione virale e di stimolare l’immunità. [30]
__________________References__________________
30. Patil, Y. R., and R. S. Sawant. “Study of preventive effect of Pratimarsha Nasya with special reference to Anu Tailam (An ayurvedic preparation).” Int Res J Pharm 3.5 (2012): 295-300.
31. Vihar, Sarita. “A COMPREHENSIVE CLASSICAL REVIEW ON NASYA AND ITS IMPORTANCE.” IJPAAM | Volume 3 | Issue 1 | January-March 2019.
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Focus su Pratimarsha Nasya
I razionali d’efficacia di Pratimarsha Nasya sono sostenuti da evidenze scientifiche nella prevenzione delle malattie infettive trasmesse per via aerea e derivanti da inquinamento atmosferico [32], nella gestione della rinite allergica [33,34], nella gestione dei disordini dell’apparato respiratorio [35], nella prevenzione dell’asma bronchiale stagionale [36], nella gestione delle infezioni ricorrenti del tratto respiratorio superiore nei bambini [37], in COVID–19 nel suo razionale di creare un ambiente sfavorevole sulla mucosa del dotto nasale per l’ingresso del virus. [38]
A questa pratica vengono attribuite valenze antinfiammatorie, antinfettive (antimicrobiche e antivirali), antiallergiche (antistaminiche), nutrienti e purificatrici con un alto potenziale nelle malattie autoimmuni e allergiche e trasmissibili per via aerea. [39]
Come prima considerazione Pratimarsha Nasya è caratterizzato per possedere entrambe le proprietà Snehan e Shodhana. [40] Normalmente in questo processo un olio base o uno Sneha o un olio medicato vengono instillati nel naso nella dose di 2 gocce (poste sul dito o immergendo lo stesso nell’olio fino all’articolazione della falangetta con la falangina) e applicate all’interno delle narici [41]; a Pratimarsha Nasya è riconosciuto di non aggravare mai i Dosha, di essere indicato a qualsiasi età, di non creare complicazioni e di aiutare a previene le malattie della testa e del collo.
A seconda dei farmaci usati, Pratimarsha Nasya può avere anche effetti Rechan (fluidificante),Tarpan (rafforzante di occhi e vista) o Shaman (palliativo). [42]
Pratimarsha Nasya può essere utilizzato per le seguenti indicazioni [43,69]:
1. Dopo essersi alzati la mattina (Talpouthita Kala) per la pulizia delle secrezioni nasali stagnanti e rendere luminosità e piacere mentale; 2. Dopo il lavaggio con lo spazzolino dei denti (Prakshlita Danta) per fornire forza ai denti (e alle protesi) e mantenere la bocca fresca; 3. Prima di uscire di casa (Grihanirgachhatah) per inumidire la cavità nasale e il tratto respiratorio superiore; 4. Dopo l’esercizio fisico (Vyayamouttara), Post coitus (Vyavayouttara), Dopo lavori faticosi/lunghi viaggi (Adhwaparisharanta) per contrastare la fatica, gli effetti dello sforzo, la sudorazione e rigidità nel corpo; 5. Dopo la defecazione (Mala visarjanoupranta), dopo aver urinato, dopo i gargarismi (Kawala), dopo l’uso di collirio (Anjana Pashchata) per decongestionare gli occhi (Drishtiprasadana); 6. Dopo il pasto (Bhojanouttara) per muovere l’eccesso di secrezioni e alleggerire la testa; 7. Dopo aver vomitato (Vamanpashchata) per smobilitare Kapha presente negli Srotas e aumentare l’appetito; 8. Dopo essersi alzati dal riposo diurno per rimuovere l’eccesso di sonno e la pesantezza del corpo; 9. In serata (Sayakala) per la pulizia delle prime vie respiratorie, per un sonno profondo di notte e un fresco risveglio la mattina; 9. Dopo aver riso, dopo la flatulenza, dopo gli starnuti, dopo Shiroabhyanga per decongestionare gli occhi (Dhrishtiprasadana) e mitigare Vata dosha.
Secondo Charu Bansal (Bansal et al.,2020) controindicazioni di Pratimarsha Nasya sono: 1. Dustapeenasa; 2. Madyapeeta; 3. Abalasrotra; 4. Utklistadosha; in queste condizioni Pratimarsha potrebbe peggiorare la patologia in quanto i Dosha sono altamente viziati. [70]
__________________References__________________
32. Shukla, Nishant. “Pratimarsha Nasya: A Promotive Care for Disease Related to Air Borne Infection and Air Pollution.” Trends in Drug Delivery 3.2 (2019): 20-21.
33. Kumar, Shiva, et al. “Clinical investigations on the ayurvedic management of Allergic Rhinitis (Vataja pratishyaya) by Pratimarsha nasyaas nasal drug delivery system.” Explor Anim Med Res) Exploratory Animal and Medical Research 4.2 (2014): 194-205.
34. Nakil, Shweta R., and Rahul B. Nakil. “PRATIMARSHA NASYA AS PREVEVENTIVE MEASURE IN ALLERGIC RHINITIS.” Global Journal For Research Analysis (GJRA) 8.12 (2020).
35. Pandya, Megha G., Neky J. Mehta, and Bhakti M. Chhaya. “A REVIEW ON ROLE OF PRATIMARSHA NASYA WITH ANUTAILA (AN AYURVEDIC MEDICATED OIL) IN THE PREVENTION OF RESPIRATORY DISORDERS.” (2015).
36. Mehra, Ravina, and Kashinath Samagandi. “Study to Evaluate the Preventive Effect of Pratimarsha Nasya and Dhumapana in Tamaka Shwasa wsr to Seasonal Bronchial Asthma.” Journal of Ayurveda 11.3 (2017).
37. Tewari, Shalini, and Abhimanyu Kumar. “Clinical Study on The Efficacy of Akshadi Yog & Pratimarsha Nasya In The Management of Recurrent Upper Respiratory Tract Infection In Children.” Journal of Ayurveda 5.4 (2011).
38. Kar, Sarbeswar, et al. “Ayurvedic Preventive and Curative Protocol for COVID 19-A Proposal.” Journal of Ayurveda and Integrated Medical Sciences (ISSN 2456-3110) 5.2 (2020): 92-108.
39. Prof. Dr. Charu Bansal*, & Prof.(Dr.) Shukla Umesh. (2020). PREVENTIVE NASYA SCOPE AND CHALLENGES: REVIEW. International Journal of Ayurveda and Pharma Research, 7(12), 53-57.
40. Sharma RK, Bhagwan Dash. Charaka Samhita (Eng. Translation) Vol. VI (Siddhi Sthana Chp. IX verse 116). Varanasi; Chaukhamba Sanskrit Series Office; 2018. p.364.
41. Sharma RK, Bhagwan Dash. Charaka Samhita (Eng. Translation) Vol. VI (Siddhi Sthana Chp. IX verse 117). Varanasi; Chaukhamba Sanskrit Series Office; 2018. p.364.
42. Sharma RK, Bhagwan Dash. Charaka Samhita (Eng. Translation) Vol. VI (Siddhi Sthana Chp. IX verse 92). Varanasi; Chaukhamba Sanskrit 68.Series Office; 2018. p.355.
43. Shastri AK. SushrutaSamhita of Maharshi Sushruta. Vol. II (Chikitsastana Chp. XXXX verse 51-52). Varanasi; Chaukhamba Sanskrit Samsthan; 2001. p.185.
44. Tripathi RD. Ashtanga Sangraha of Shrimad Vriddhavagbhata (Sutra Sthana Chp. XXIX verse 19). Delhi; Chaukhamba Sanaskrit Pratishthan; 1992. P.539.
45. Tripathi B. Srimadvagbhata Ashtanga Hridayam (SutraSthana Chp. XX verse 27). Delhi; Chaukhamba Sanskrit Pratishthan; 2007.p. 248.
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Utilità di Pratimarsha nasya
Secondo l’Ayurveda, sono condizioni di naturale accumulo (Sanchaya) di Dosha: Prakopa e Prashama (il ciclo diurno), Ritu (le stagioni), Vaya (Età), Ahoratri (l’alternarsi di giorno e notte) e Bhuktanam (i pasti) e Nasya risulta indicato per contrastare i naturali vizi di Kapha, Pitta e Vata Nasya nei Ritus: Varsha, Sarad e Basant quando il cielo è sereno e libero da nuvole. [46]
Charak Samhita narra che se Anu Taila Nasya viene somministrato come da raccomandazione, i risultati sono molto positivi e, in particolare, la persona non subirà mai cambiamenti degenerativi di Netra (il senso visivo), Ghrana (senso olfattivo) e Srotendriya (senso uditivo), l’ingrigimento dei capelli e la caduta dei capelli perché Pratimarsha nasya aiuta a rafforzare radice e la crescita dei capelli; il procedimento inoltre aiuta a gestire Manyastambha (spondilosi cervicale), Sirahashoola (mal di testa),Ardita (paralisi facciale), Hanustambha (blocco della mascella), Peenasa (rinite cronica), Ardhavabhedaka (emicrania) e Shirokamp (tremore). Nasya con Anu Taila contribuisce al rafforzamento del sistema vascolare, del sistema nervoso e del sistema muscolo-scheletrico della testa, favorisce voce profonda e stabile, viso fresco e ben costruito, freschezza e senso degli organi di senso e aiuta a prevenire le malattie ad esordio acuto di Urdhvajatrugat (malattie della regione sopra clavicolare) anche in età geriatrica; Nasya con Anu Taila previene i cambiamenti degenerativi nel cervello. [47]
Da quanto sopra citato, risulta evidente che, nell’uso a scopo preventivo di Anu taila in Pratimarsha, il dosaggio assume una grande importanza scientifica per ottenere dati terapeutici basati sull’evidenza, tuttavia, nello stesso capitolo, già Acharya Charak indica che Anu taila deve essere somministrato nella dose di Ardhapala vale a dire, 2 tola (circa 20 ml) divisi in tre dosi nelle ventiquattro ore per 7 giorni a giorni alterni [48]; attualmente l’interpretazione dei dati della letteratura scientifica suggerisce che Pratimarsha Nasya possa essere somministrato al dosaggio di due gocce (circa 01 ml) tre volte al giorno fino a 7 giorni consecutivi.
I dati clinici generali derivanti dagli studi sui trattamenti terapeutici Nasya, suggeriscono che le condizioni di malattia trattabili con Nasya ed in particolare l’uso di Anu Taila sono: la rinite allergica, la sinusite cronica, l’emicrania, la paralisi facciale, il blocco della spalla, la spondilosi cervicale, le malattie oftalmiche, l’alopecia, l’ingrigimento di capelli, alcuni disturbi mentali ecc.. L’ambito di utilità è tuttavia enorme come già discusso nel capitolo Matrashitiya in Charak Sutasthana. [49] E’stimato che quasi il 20-30% della popolazione indiana soffra di rinite allergica e di questo il 15% sviluppa l’asma. [50] L’emicrania è la terza patologia più diffusa e la settima causa di disabilità in tutto il mondo come in India. [51] Il blocco della spalla è un problema comune nel 5° e 6° decennio di vita ed è causato dalle complicanze a lungo termine del diabete. (10-29% nei pazienti diabetici). La prevalenza delle malattie oftalmiche le malattie è elevata anche in India (miopia degli adulti di età superiore ai 30 anni nel 17% della popolazione dell’India centrale) [52] e 19,4% negli indiani con diabete oltre 40 anni [53]. Se Pratimarsha Nasya fosse comunemente praticato dalla comunità in queste malattie, si potrebbe presumere che l’incidenza delle stesse potrebbe essere ridotta in modo significativo. [Patil, Y. R., and R. S. Sawant. “Study of preventive effect of Pratimarsha Nasya with special reference to Anu Tailam (An ayurvedic preparation).” Int Res J Pharm 3.5 (2012): 295-300.]
__________________References__________________
46. Sharma RK, Bhagwan Dash. Charaka Samhita (Eng. Translation) Vol. I (Sutra Sthana Chp. V verse 56). Varanasi; Chaukhamba Sanskrit Series Office; 2018. p.119.
47. Sharma RK, Bhagwan Dash. Charaka Samhita (Eng. Translation) Vol. I (Sutra Sthana Chp. V verse 57-62). Varanasi; Chaukhamba Sanskrit Series Office; 2018. p.120.
48. Sharma RK, Bhagwan Dash. Charaka Samhita (Eng. Translation) Vol. I (Sutra Sthana Chp. V verse 68-69). Varanasi; Chaukhamba Sanskrit Series Office; 2018. p.121.
49. Sharma RK, Bhagwan Dash. Charaka Samhita (Eng. Translation) Vol. I (Sutra Sthana Chp. V verse 58-60). Varanasi; Chaukhamba Sanskrit Series Office;2018. p.120.
50. Chandrika D. Allergic rhinitis in India: an overview. Int J Otorhinolaryngol Head Neck Surg. 2017 Jan;3(1):1-6.
51. Balakrishnan R et al. Clinical profile and triggers of migraine: an Indian perspective. Int J Res Med Sci. 2019 Apr;7(4):1050-1054.
52. Nangia V, Jonas JB et al. Refractive error in central India: the Central India Eye and Medical Study. Ophthalmology. 2010;117(4):693–699.
53. Rani PK, Raman R et al. Prevalence of refractive errors and associated risk factors in subjects with type 2 diabetes mellitus SN-DREAMS, report 18. Ophthalmology. 2010;117(6):1155–1162.
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Alcune evidenze cliniche di Pratimarsha nasya
In uno studio clinico sulla gestione ayurvedica della rinite allergica (Vataja Pratishyaya) il trattamento quotidiano di Pratimarsha Nasya per 60 giorni con Anu taila in 37 pazienti con rinite allergica ha mostrato positivi effetti significativi sul dolore alla testa e sui sintomi nasali totali con alta significatività statistica (<0,001) ed anche sui parametri immunologici di laboratorio che includevano TLC, Conteggio assoluto di eosinofili, neutrofili e Linfociti. [54]
Modha et al. (2009) in uno studio comparativo su Anurjata Janita Pratishyaya (rinite allergica) hanno studiato gli effetti di Nasya Karma su un totale di 69 pazienti randomizzati in 3 gruppi. Il primo gruppo è stato trattato con Shunthi Tail Nasya per 14 giorni, facendo seguire un trattamento orale con Sudha Haridra 2 mg tre volte al giorno per 21 giorni; il secondo gruppo è stato trattato con Pradhamana Nasya con Katphal Churna facendo seguire il trattamento orale con Shuddha Haridra 2 mg tre volte al giorno per 21 giorni e il terzo gruppo è stato trattato solo con il farmaco orale Sudha Haridra 2 mg tre volte al giorno per 21 giorni. Lo studio ha concluso che i sintomi come starnuti, rinorrea, mal di testa, prurito sono stati quasi completamente alleviati in tutti i gruppi. [55]
In uno studio per valutare Pratimarsha Nasya, pratica Yoga e dieta in Pratishyaya (rinite allergica), 160 pazienti sono stati assegnati casualmente a 4 gruppi di studio. Il gruppo I è stato trattato con Pratimarsha Nasya con Anu Taila e dieta specifica e alla fine dello studio tutti i pazienti di questo gruppo hanno ottenuto risultati significativi nei sintomi della rinite allergica. [56]
Angadi et al., (2015) hanno studiato gli effetti di Jatamansi Taila Nasya e Kshiradhara nell’insonnia in 20 pazienti randomizzati in due gruppi; il gruppo A è stato trattato con Nasya con Jatamamsi taila per 7 giorni e il gruppo B è stato trattato con Mahisha Ksheeradhara per 7 giorni. Alla fine dello studio è stato osservato che Nasya con Jatamamsi taila ha mostrato risultati molto significativi su 6 componenti di 7 componenti della scala di indice di qualità del sonno PSQI (Pittsburgh Sleep Quality Index). [57]
In un altro studio randomizzato è stato studiato l’effetto di Pratimarsha Nasya con 2 gocce di Anu taila ogni sera, in ogni narice, per 3 mesi in 28 soggetti con insonnia; al termine dello studio è stato registrato un miglioramento significativo (con valore p <0,0001) su PSQI, scala di sonnolenza ESS e su Sukhnidra Sukhprabodham scale. [58]
Questi risultati promettenti di Patimarsha Nasya nella rinite allergica e nell’insonnia aprono una nuova visione per il loro trattamento.
__________________References__________________
54. Arun GR, Kumar S, Debnath P, Banerjee S. Clinical investigations on the Ayurvedic management of Allergic Rhinitis (Vataja Pratishyaya) by Pratimarsha Nasya as nasal drug delivery system. Exploratory Animal and Medical Research. 2014; 4(2):134-205.
55. Modha J N, Shukla V D, Baghel M S. Clinical Study of Anurjata Janita Pratishyaya (Allergic Rhinitis) & Comparative Assessment of Nasya Karma. AYU. 2009; 30(1): p. 47-54.
56. Rao MV, Kumar R, Tiwari SK. Role of Pratimarsha Nasya, yogic practices and diet in pratishyaya (allergic rhinitis). Ejpmr. 2015;2(6): p. 267-275.
57. Angadi S, Katti A, Aruna. Effect of Jatamansi Taila Nasya and Kshiradhara in Insomnia. IJHSR. 2015; 5(11): p. 205-210.
58. Yadav Kapil, Kimothi Swati et al. The Positive Effects of Pratimarsha Nasya W.S.R. To Sleep. Ayushdhara, 2019;6(4):p. 2275-2278.
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La farmacodinamica sistemica di Pratimarsha Nasya
Il processo di Nasya offre una migliore biodisponibilità dei farmaci (es. Taila, Rasayana) nel plasma e per questi motivi può essere impiegato per trattare o prevenire diversi tipi di malattie o promuovere le performances dell’intelletto, i disturbi cognitivi e di memoria (es. Anu taila Nasya per prevenire le malattie cerebrovascolari) oppure come trattamento per promuovere una sana vita riproduttiva sia femminile che maschile. Nasya può essere utilizzato nella pratica clinica come terapia o come misura preventiva. Il naso rappresenta la via d’ingresso più vicina ed efficiente per la somministrazione del farmaco e per fornire nutrimento alle cellule cerebrali influenzando (bilanciando) le funzioni del sistema nervoso centrale. Varie ricerche indicano che la penetrazione del composto attraverso le mucose nasali migliora la loro lipofilia. I composti lipofili attraversano facilmente le membrane biologiche attraverso il percorso trans-cellulare, poiché sono idonei a partizionarsi nei lipidi (doppio strato) della membrana cellulare e diffondersi, attraversare la cellula tramite il citoplasma cellulare e raggiungere una maggiore concentrazione nella membrana. [59] La farmacodinamica sistemica indica che le terapie a base di liposomi (sostanze lipidiche), grazie ad una migliore interazione con lo strato lipidico della membrana, migliorano l’efficacia e la sicurezza delle droghe avvalorando il concetto dell’uso di Sneha Nasya in prevenzione e nel trattamento di varie malattie sistemiche.
Farmacodinamica locale di Pratimarsha Nasya
Pratimarsha Nasya viene spesso indicato per esser usato, prima di uscire di casa, per difendersi dall’inquinamento ambientale. In sostanza, si può affermare che l’azione farmacodinamica locale di Pratimarsha Nasya si dimostra potente nel controllare il contatto e l’assorbimento di particelle inquinanti attraverso la mucosa nasale. Nel caso dell’uso di un olio medicato questo probabilmente contribuisce ad uccidere o disattivare il microrganismo che entra nel tratto nasobronchiale attraverso l’inspirazione. È stato inoltre chiarito che la maggior parte degli inquinanti ambientali presenti nell’aria sono inorganici e non solubili nei lipidi, quindi probabilmente le proprietà Sneha (lipidiche/grasse) del trattamento ne impedirebbero l’assorbimento prevenendo l’irritazione nasale, gli starnuti, evitando la congestione e prevenendo le riniti allergiche. [60]
__________________References__________________
59. Prabhjot Kaur, Tarun Garg et al. In situ nasal gel drug delivery: A novel approach for brain targeting through the mucosal membrane. Artificial Cells, Nanomedicine, and Biotechnology. 2016; 44: 1167–1176.
60. Prof. Dr. Charu Bansal*, & Prof.(Dr.) Shukla Umesh. (2020). PREVENTIVE NASYA SCOPE AND CHALLENGES: REVIEW. International Journal of Ayurveda and Pharma Research, 7(12), 53-57.
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Razionali protettivi coadiuvanti di Pratimarsha Nasya con Anu taila
Uno studio (tra i disponibili) condotto in pazienti con sinusite cronica (Dushta Pratishyaya) aiuta a comprendere con chiarezza il meccanismo d’azione e l’efficienza anche Pratimarsha Nasya con Anu taila chiarendone ulteriormente gli effetti coadiuvanti profilattici antinfiammatori e antinfettivi. [61]
Gli attacchi ricorrenti di Pratishyaya (sinusite) per mesi e anni, possono trasformarsi in patologia cronica, con molte complicazioni, chiamata Dushta Pratishyaya che è correlabile alla sinusite cronica sulla base della somiglianza di segni, sintomi, complicanze, prognosi e cronicità.
Nello studio condotto su due gruppi di trattamento (gruppo A: Vyaghri Haritaki Avaleha + Nasya con Anu taila; gruppo B: Vyaghri Haritaki Avaleha) sono stati osservati sulla sintomatologia di Pratishyaya risultati simili tuttavia il gruppo A ha mostrato risultati migliori suggerendo che Nasya associato a medicamenti per via orale può essere molto utile per la cura precoce della malattia. [61]
Pratishyaya (la sinusite) è un problema per i medici da molto tempo e la parola stessa indica che è un problema ricorrente in natura. Vata è il Dosha principalmente coinvolto associato a Kapha Pitta. [62] Se questi Dosha presentano vizi maggiori, a causa delle abitudini alimentari e comportamentali improprie del paziente, e se Pratishyaya non viene gestita correttamente, porta a una condizione grave e complicata chiamata Dushta Pratishyaya, che è molto difficile da trattare a causa di molte complicazioni come Badhirya (Sordità), Andhata (Cecità), Ghrananasa (Anosmia) ecc. [63] Le caratteristiche della malattia Dushta Pratishyaya in generale sono simili a quelli della sinusite cronica nella medicina convenzionale.
Il naso è un organo di senso che svolge due funzioni: olfattiva e respiratoria e a causa del suo contatto diretto con l’ambiente esterno è esposto a molti microrganismi e inquinanti presenti nell’atmosfera. A causa del maggiore inquinamento ambientale, stile di vita scorretto e riduzione dell’immunità la rinite (rinite acuta aspecifica – comune raffreddore) è una delle infezioni acute più comuni che colpiscono gli individui. [64] Se questa fase non è adeguatamente trattata causerà la diffusione dell’infezione nei seni e si tradurrà in sinusite e successivamente in sinusite cronica (rino-sinusite). [65] La sinusite cronica è un’infiammazione a lungo termine dei seni e viene diagnosticata quando i sintomi della sinusite persistono per più di 12 settimane nonostante il trattamento. Per questo motivo, le mucose del naso e dei seni paranasali sono costantemente infiammate e si ispessiscono.
La terapia medica è diretta al controllo dei fattori predisponenti, al trattamento delle infezioni concomitanti, alla riduzione dell’edema dei tessuti del seno e all’agevolazione del drenaggio delle secrezioni del seno. L’obiettivo del trattamento chirurgico è ristabilire la ventilazione del seno e correggere le alterazioni della mucosa al fine di ripristinare il sistema di clearance mucociliare. La chirurgia mira a ripristinare l’integrità funzionale del rivestimento mucoso infiammato. [62]
In Ayurveda sono riportate diverse antiche modalità di trattamento per questa malattia in base alle condizioni del paziente e alla progressione della malattia. [66]
Dushta Pratishyaya (sinusite cronica) è una condizione cronica di accumulo di Dosha (in Nasa e Shira) causata principalmente da Sanga (ostruzione) alla base dei cambiamenti fisiopatologici negli Srotas; per questo motivo Sneha Virechana Nasya con Anu Taila [67] viene indicato per gestire Dosha Sravana e Srotoshudhdhi mentre per gestire il quadro complessivo di riduzione dell’immunità e delle recidive viene indicata l’utilità di preparati orali rasayana (Vyaghri Haritaki Avaleha) per sostenere la risposta immunitaria e contrastare l’infiammazione come ad esempio in Peenasa (rinite ronica). [61]
Acharya Charaka e Vagbhatta hanno descritto come, attraverso Nasya Karma, il medicinale somministrato può facilmente diffondersi a Shira, essere assorbito ed eliminare il Dosha dalla regione sopra clavicolare (Urdhva Jatrugata Pradesh). Prima di Nasya devono essere eseguiti Urdhvajatrugata Abhyanga e Swedana in quanto queste misure pre-procedurali aiutano a facilitare l’assorbimento dei farmaci. La somministrazione del farmaco viene eseguita nella posizione più bassa delle narici per mantenere ed aumentare il tempo di contatto della medicina instillata nella rinofaringe con la mucosa. [61]
Il farmaco, una volta assorbito, può quindi seguire il corso neuronale (olfattivo e trigeminale) e circolatorio (seno cavernoso) per raggiungere il sito d’azione. Nasya può influenzare la sfera psichica (sistema limbico), il livello sensoriale, il livello motorio (nervo trigemino) e la generale circolazione producendo un effetto finale di eccitazione o sedazione. [61]
Anu taila, grazie a Sukshama-Vyavayi Guna e al suo speciale metodo di preparazione possiede una buona capacità di diffusione attraverso canali più minuti. Le caratteristiche Tikta-Katu Rasa, Laghu-Tikshna Guna, Ushna Veerya e Katu – Vipaka consentono a Anu taila di agire come Srotoshodakatwa (clearance delle ostruzioni degli Srotas del corpo) rimuovendo l’ostruzione dei seni e facilitando il drenaggio delle secrezioni purulente mentre le proprietà di Indriyadardhyakaratwa (Balya, Preenana e Brimhana) possono aumentare l’immunità generale e locale; le proprietà Madhura Rasa, Sheeta Veerya, Snigdha Guna e Tridoshahara promuoveranno il nutrimento dei Dhatu agendo sull’immunità generale e locale (salute della mucosa). Questa immunomodulazione ridurrà i frequenti episodi di infiammazione nella cavità nasale e nei seni nasali. La maggior parte degli ingredienti contenuti in Anu taila possiedono attività antinfiammatoria che previene anche il processo infiammatorio. L’irritazione locale prodotta dal farmaco è utile per liquefare l’espettorato purulento e per la sua espulsione. La proprietà batteriostatica degli ingredienti contrasta le infezioni secondarie. [61]
Come anticipato il razionale protettivo e terapeutico di Pratimarsha Nasya con Anu taila viene riproposto tra le strategie protettive dell’articolo segnalato nell’oggetto della newsletter ma conclusioni sovrapponibili vengono suggerite anche da un’altra recentissima pubblicazione (maggio 2020) di Acharya Balkrishna del Patanjali Research Institute (Panchayanpur, Uttarakhand-India) [68] che propone in dettaglio i razionali ayurvedici dell’utilità di Anu taila come rimedio nell’emergenza COVID-19 e propone un panoramica della specifica attività protettiva di numerose piante medicinali contenute nel taila medicato.
Secondo Balkrishna i sintomi di COVID-19, (che provoca infezione del tratto respiratorio inferiore nell’uomo), e cioè tosse secca, respiro corto, presenza di muco denso nei polmoni (che porta ad una ridotta ventilazione e conseguente polmonite), possono migliorare con un approccio sintomatico tradizionale ayurvedico e, secondo la tradizionale pratica ayurvedica, la terapia di Nasya, con Anu taila, è raccomandabile per trattare le secrezioni di muco e altri sintomi di malattia correlati anche a COVID-19.
Più di 5000 anni fa, Maharishi Charak ha descritto la potenza medicinale di Anu Taila, nel curare le congestioni nasali [69] e ne ha consigliato l’uso di nei disturbi otorinolaringoiatrici.
Alla base di queste specifiche indicazioni di Anu taila vi è la copresenza nella formula di importanti piante medicinali indicate per la cura delle malattie della testa, delle spalle e di tutti gli organi sensoriali.
Come noto COVID-19, dopo il contagio, provoca viremia provocando le principali manifestazioni cliniche che sono febbre, faringalgia, affaticamento, diarrea e altri sintomi non specifici. Sulla base dei sintomi clinici osservati nei pazienti COVID-19, il trattamento preventivo dovrebbe essere mirato a ridurre l’infiammazione del tratto respiratorio attraverso l’attività antinfiammatoria e la riduzione [70] dello stato di iper coagulazione. Nell’Ayurveda tradizionale Anu taila è usato per i trattamenti Nasya che determinano la riduzione dell’infiammazione del passaggio nasale, nella sinusite e nelle vie respiratorie. [71] È stato ampiamente dimostrato che i componenti fito-medicinali in Anu Taila hanno un potenziale antinfiammatorio modulando positivamente i livelli di citochine pro-infiammatorie (IL-1β, TNF-α, IFN-γ, IP-10, MCP-1, IL-4, e IL-8) [68]; è stato inoltre ben dimostrato che gli estratti di piante contenute in Anu Taila hanno effetti diretti sul tratto respiratorio come ad esempio: Aegle marmelos [72,73,74], Asparagus racemosus [75, 76, 77], Aquilaria agallocha [78], Cedrus deodara [79], Cinnamomum verum [80], Coleus vettiveroides [81], Cyperus esculentus [82], Cyperus rotundus [83], Desmodium gangeticum [84], Elettaria cardamomum [85], Embelia ribes [86], Glycyrrhiza Glabra [87], Nelumbo nucifera [88], Ocimum sanctum [89] e Pogostemon cablin [90]; gran parte degli studi su queste piante medicinali sono stati condotti in modo specifico su cellule epiteliali polmonari e su cellule delle mucose nasali. Per questi motivi Anu taila può essere considerato come potenziale medicina polierbale per i disturbi correlati a COVID-19. [68]
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A cura della direzione scientifica di Benefica
Journal of Ayurveda and Integrated Medical Sciences (ISSN 2456-3110) 5.2 (2020): 92-108.
“AYURVEDIC PREVENTIVE AND CURATIVE PROTOCOL FOR COVID 19-A PROPOSAL.”
Prof. Dr. Sarbeswar Kar 1, Dr. B Gurubasavaraja 2, Dr. Vikaram S 3, Dr. Sriharsha KV 4, Dr. Ranjani Deshpande 5.
Author information:
1 Professor and Medical Superintendent, SDM Institute of Ayurveda and Hospital, Bengaluru
2 Former CMO, JSS Ayurveda Medical College, Mysore
3 Professor
4 Associate professor, Sri Sri College of Ayurvedic Science and Research, Bengaluru
5 Member, Aapyam Insititute of indigenous Sciences and Research, Bengaluru, Karnataka, INDIA
ABSTRACT
COVID-19 is an illness caused due to Novel Corona Virus 2, now called as Severe Acute Respiratory Syndrome Corona Virus -2 (SARS COV 2).[1] Ayurveda considers it as a Janapadodhwamsa Vikara.[2] It can also be grouped under the class of Bhutabhishangaja Aagantuja Vikaara with special reference Aupasargika and Sankramika disease.[3] Furthermore, Bhuta in Ayurveda also has the meaning of Visha (poison) and virus meaning in latin is poison. Here, the origin of the virus was earlier considered from animals (Bats – primary hosts, Snake – intermediate host and further Pangolins). According to Acharya Sushruta, all share the similar Yoni.[4] Considering all factors associated with Covid-19, the illness can be considered as a Sannipata Jwara with predominance of Kapha and Pitta. Interestingly the signs and symptoms seen in this condition are quite similar to the Jangama Visha Lakshana of Kitavisha originating from Yoni of Jatuka (Bat), Sarpa (Snake), Shallaka (pangolin).[6] The choice of medicine (single and poly-herbo-mineral preparations) used should be Kapha Pittahara, Tridoshahara, Rakta Prasadaka / Shodhak, Agada (Vishahara), Jwarahara, Ashukaari, Bahukalpa Rasayana / Urjaskara (drugs having immune-boosting properties) and potent antimicrobial activities. Herbo-mineral agents possessing above activities which can be used as prophylactic as well as curative measure is been proposed in the study. Considering above concepts, a detailed review is done from Ayurvedic classics and a possible frame work is proposed in regard to Samprapti (pathogenesis), prophylactic and curative aspects of COVID-19 in the study.
Keywords
COVID-19, Ayurveda, Preventive Protocol, Curative Protocol, Bhutabhishanga, Aagantu Vikaara, Agada.
ISSN: 2456-3110