Newsletter Fitoterapia nr. 43 – Marzo 2019
Ashwagandha (Withania somnifera Dunal): integrazione “specifica” per gli sportivi
Nutrients. 2018 Nov 20;10(11). PubMed
Effects of an Aqueous Extract of Withania somnifera on Strength Training Adaptations and Recovery: The STAR Trial.
Ziegenfuss TN, Kedia AW, Sandrock JE, Raub BJ, Kerksick CM, Lopez HL.
Withania somnifera Dunal (Ashwagandha) è una pianta medicinale, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, molto impiegata nella medicina tradizionale ayurvedica ed in essa classificata come “rasayana” in base a specifiche proprietà adattogene, toniche, anti-aging (ringiovanenti), ansiolitiche, ma anche a favore della potenza e della fertilità maschile; per questi motivi Ashwagandha è molto apprezzata anche in Occidente ed impiegata nella formulazione di moderni integratori fitoterapici, prevalentemente in aiuto al recupero di stanchezza fisica e mentale.
Il crescente interesse per questa pianta medicinale è tuttavia anche sostenuto da recente letteratura scientifica che ne indica potenziali farmacologici antitumorali e in contrasto a malattie neurodegenerative.
I possibili meccanismi di attività del fitocomplesso sono legati alla copresenza di diversi bioattivi, prevalentemente lattoni steroidali, alcaloidi e composti glicosilati che, diversamente concentrati nelle varie parti della pianta anche in relazione alle diverse metodiche estrattive (es. idroalcoliche o acquose), determinerebbero prevalentemente effetti di natura dopaminergica, serotoninergica, gaba-ergica, immunomodulante, antiossidante. Tuttavia a specifiche molecole contenute nel fitocomplesso vengono attribuite anche capacità di interferire positivamente nel limitare l’espressione di sostanze oncogeniche o favorenti i processi neurodegenerativi cerebrali, rispetto ai quali l’officinale avrebbe anche potenziali di sostegno e miglioramento strutturale. Letteratura scientifica anche molto recente, come lo studio proposto nella newsletter, ha poi studiato gli effetti della supplementazione con Ashwagandha finalizzata all’aiuto alle performances nell’attività sportiva, con particolare attenzione ai potenziali effetti di incremento della forza fisica, della resistenza fisica, al miglioramento della capacità aerobica ed al miglioramento di altri parametri come, ad esempio, la capacità di recupero muscolare; in generale le evidenze scientifiche sull’argomento cominciano ad assumere rilevanza anche grazie al numero crescente di lavori clinici di buona metodologia.
Dalle evidenze attualmente disponibili, dedotte da studi sulla matrice umana, si può affermare che Ashwagandha eserciti un impatto positivo sulle prestazioni nell’attività sportiva non solo in termini di espressione della forza media o di picco (esplosiva) in singole discipline (anche aerobiche), ma anche nel migliorare il recupero del disagio fisico e psico-emotivo derivante da sforzi fisici di resistenza; alcuni studi sono anche concordi nell’affermare che Ashwagandha sarebbe in grado di agire positivamente sulla composizione corporea.
Sull’argomento è tuttavia doverosa un premessa introduttiva relativa al fatto che gli integratori a base di Ashwagandha possono contenere estratti molto diversi tra loro perché derivanti dalle sole radici, oppure dalle sole foglie oppure da un mix delle due droghe con bilanciamenti diversi; per questo motivi, a seconda delle varie forme estrattive e del loro bilanciamento (ed del tenore di somministrazione dei bioattivi), gli integratori a base di Ashwagandha possono esercitare attività diverse, associando all’effetto adattogeno-tonico anche un più o meno evidente effetto ansiolitico.
Una considerazione a parte andrebbe poi fatta sulla importante presenza, nel fitocomplesso di Ashwagandha, di bioattivi che, secondo valide dimostrazioni scientifiche, sarebbero responsabili di una significativa attività antinfiammatoria di natura anti-COX e che coinvolgerebbe anche il rilascio di citochine pro-infiammatorie; per questi motivi Ashwagandha potrebbe svolgere un importante ruolo come integrazione specifica nell’attività sportiva, poiché contrasterebbe l’espressione di sostanze pro infiammatorie naturalmente rilasciate durante l’esercizio fisico intensivo.
Attualmente sono disponibili in commercio integratori a base di Ashwagandha che contengono estratti ben bilanciati nelle forme estrattive sia da radice (prevalente) che da foglie.
In linea di principio tuttavia, nonostante le possibili diversità di effetti derivanti dalle diverse possibilità di composizione delle forme estrattive, ad Ashwagandha vengono attribuite prevalenti attività adattogene e toniche purché il dosaggio e la qualità dell’estratto siano allineati a quanto raccomandato dai lavori clinici di valutazione. [benefica: monograph].
L’articolo in breve
L’articolo disponibile in Pubmed e pubblicato da Nutrients nel 2018 propone una nuova valutazione clinica degli effetti di un estratto di Ashwagandha a supporto dell’attività sportiva.
Scopo dello studio è stato quello di esaminare l’impatto dell’integrazione di un estratto acquoso standardizzato di radici e foglie di Withania somnifera (Sensoril®) sui processi di adattamento nell’allenamento di forza.
Per lo studio sono stati arruolati 40 soggetti maschi (età: 26,5 ± 6,4 anni, altezza: 181 ± 6,8 cm, peso: 86,9 ± 12,5 kg, % di grasso 24,5 ± 6,6) che svolgevano attività fisica a scopo ricreativo, e che sono stati randomizzati a ricevere placebo oppure 500 mg/die di estratto di Ashwagandha.
Al basale e a 12 settimane di somministrazione e di allenamento sono state misurate la composizione corporea attraverso la Dual Energy X-Ray Absorptiometry (DEXA), la forza muscolare, la potenza muscolare e la resistenza, oltre che la performances ciclistica a cronometro sui 7, 5 Km; analogamente al basale e a 12 settimane sono state effettuate le analisi cliniche.
Secondo la metodologia dello studio i soggetti dovevano mantenere le loro normali abitudini alimentari e seguire un programma di allenamento specifico e progressivo di resistenza al sovraccarico (4 giorni alla settimana sia per la parte superiore del corpo sia per la parte inferiore del corpo).
Per l’analisi statistica è stato utilizzato il disegno fattoriale misto (2 X 2 ANOVA) e la significatività dell’analisi statistica è stata fissata a priori nel valore di p ≤ 0,05.
Al termine delle 12 settimane di trattamento nel gruppo di soggetti trattati con l’estratto di Ashwagandha si sono ottenuti guadagni statisticamente significativi e nettamente superiori rispetto al gruppo placebo, sia nelle performances nello “squat” (gruppo trattato: +19,1 ± 13,0 kg vs. placebo +10,0 ± 6,2 kg, p = 0,009) sia nelle performances nel “bench press” (gruppo trattato: +12,8 ± 8,2 kg vs. PLA: +8,0 ± 6,0 kg, p = 0,048).
Sempre al termine dello studio nel gruppo trattato con l’estratto di Ashwagandha, rispetto al gruppo placebo, dalle misurazioni DEXA della composizione corporea, sono stati osservati anche miglioramenti (intesi come limitazione dell’aumento) della “Android/Gynoid Fat Ratio” (gruppo trattato: +0,0 ± 0,14 rispetto al placebo: +0,09 ± 0,1, p = 0,03).
Tra i due gruppi non sono state trovate altre significatività statistiche relative a differenze nella composizione corporea o nelle misurazioni psicometriche della VAS (Visual analogue scales), oppure nell’emodinamica sistemica;
miglioramenti invece statisticamente significativi sono stati osservati, solo nel gruppo trattato con l’estratto di Withania somnifera, per le performances alla “squat”, “alla bench press” e nella crono misurazione della corsa in bicicletta sui 7,5 km oltre a miglioramenti della percezione di recupero fisico e psichico.
Le analisi cliniche hanno evidenziato solo un leggero effetto policitemico aspecifico nel gruppo placebo senza ulteriori variazioni statisticamente significative o clinicamente rilevanti tra i due gruppi.
Le conclusioni dello studio indicano che in soggetti maschi impegnati in allenamento fisico di resistenza per 12 settimane, la supplementazione di 500 mg /die di un estratto acquoso di Ashwagandha, migliora le performances di forza nella parte superiore ed inferiore del corpo, favorisce la distribuzione della massa corporea ed è stata ben tollerata.
Dall’articolo
Withania somnifera (Ashwagandha) è una pianta medicinale, appartenente alla famiglia delle Solanacee, storicamente impiegata in Ayurveda e sempre più apprezzata in occidente per le sue proprietà adattogene e toniche in caso di stanchezza fisica e mentale inoltre esiste una promettente letteratura scientifica che sosterrebbe anche gli effetti “rasayana” di questa potente pianta medicinale che tradizionalmente è stata impiegata anche come supplemento anti-aging, rivitalizzante e ringiovanente, tuttavia questi effetti devono essere ancora pienamente documentati [1-3]
Ashwagandha è una pianta medicinale generalmente molto studiata in diverse aree terapeutiche come quelle cognitive, depressive, psicomotorie, articolari [2], antiossidanti [3] e antinfiammatorie tuttavia non si è ancora giunti ad una completa comprensione di tutti i meccanismi d’azione del fitocomplesso che, con percentuali diverse a seconda delle varie parti della pianta (radici, foglie, frutti), contiene diversi composti bioattivi [1] come alcaloidi (withanine, withasomnine), lattoni (withanolidi) e glicosidi (sitoindosidi); la copresenza di questi diversi bioattivi determinerebbe gli effetti fisiologici attribuiti all’officinale.
In generale ad Ashwagandha si attribuiscono proprietà “adattogene” che possono supportare una risposta favorevole dell’organismo al fattori di stress fisici e mentali anche di un programma di esercizio fisico ad alta intensità [1].
Sia nel modello animale che sulla matrice umana i dosaggi di vari estratti (a diversa concentrazione di bioattivi) variano da 250 a 1000 mg / die, suggerendo che questa supplementazione offra effetti fisiologici ergogenici ad ampio spettro ai quali si accompagnano effetti di natura ansiolitica [4], analgesica [5], anti-infiammatoria, anabolica, cardio polmonare e antiossidante [6].
E’ tuttavia importante sottolineare che i vari possibili effetti esercitati dagli estratti di Ashwagandha possono dipendere e variare in base al tipo di estrazione condotta su parti diverse della pianta [7]
Rispetto ai benefici della supplementazione di Ashwagandha, specificatamente a supporto dell’attività sportiva, Sandhu et al. [6] nel 2010 furono tra i primi ricercatori ad esaminare gli effetti dell’integrazione di Ashwagandha sui parametri di prestazione muscolare o aerobica; questo studio fu uno dei primi che adottò un approccio controllato verso placebo su 10 partecipanti; lo studio concluse che 500 mg/die di Ashwagandha per 10 giorni, avevano determinato cambiamenti positivi nel gruppo trattato migliorando la velocità al bilanciere, la potenza muscolare e la VO2Max a differenza di quanto avvenuto nel gruppo placebo; l’integrazione con Withania somnifera è stata ben tollerata, senza eventi avversi.
Successivamente Raut et al. [8] nel 2012 hanno condotto uno studio, prospettico in aperto, arruolando 18 volontari sani ai quali è stato somministrato un estratto di Ashwagandha a dosaggi crescenti per 30 giorni (10 giorni consecutivi a 750 mg / giorno, 1000 mg / giorno e, 1250 mg / giorno); i partecipanti sono stati valutati per la presenza di eventuali eventi avversi e per l’impatto dell’integrazione sui cambiamenti nella forza, nella resistenza all’esercizio e sulla composizione corporea; lo studio ha concluso che l’integrazione con Ashwagandha aveva ridotto il colesterolo totale e le LDL aumentando la forza muscolare ed aveva migliorato la composizione corporea evidenziando che la composizione corporea tendeva a migliorare durante lo studio. I risultati di questo studio sono stati ulteriormente confermati da Wankhede et al. [9] che nel 2015 hanno valutato l’impatto della supplementazione di Ashwagandha di (estratto di radice 300 mg 2 volte / giorno) in 57 giovani partecipanti non allenati.
Tutti i partecipanti hanno completato 8 settimane di allenamento di resistenza unitamente all’integrazione giornaliera di Ashwagandha e per lo studio sono stati valutati le performances di forza, la composizione corporea ed il recupero muscolare. I risultati dello studio hanno indicato che nel gruppo trattato con l’estratto di Ashwagandha erano significativamente aumentate la forza muscolare, sia nella parte superiore sia nella parte inferiore del corpo, con evidenti cambiamenti nelle misure delle dimensioni dei muscoli in termini di circonferenza delle braccia e del torace, inoltre, nel gruppo trattato, a differenza di quanto osservato nel gruppo placebo, è stata osservata una evidente riduzione del grasso corporeo (misurata con bioimpedenza); nello studio l’estratto di Withania somnifera ha dimostrato di modificare positivamente i marcatori ematici relativi al danno tissutale ed al recupero muscolare, migliorando anche leggermente i livelli di testosterone.
1. Mishra, L.C.; Singh, B.B.; Dagenais, S. Scientific basis for the therapeutic use of Withania somnifera (ashwagandha): A review. Altern. Med. Rev. 2000, 5, 334–346. [PubMed]
2. Ramakanth, G.S.; Kumar, C.U.; Kishan, P.V.; Usharani, P. A randomized, double blind placebo controlled study of efficacy and tolerability ofWithaina somnifera extracts in knee joint pain. J. Ayurveda Integr. Med. 2016, 7, 151–157. [CrossRef] [PubMed]
3. Usharani, P.; Fatima, N.; Kumar, C.; Kishan, P.V. Evaluation of a Highly StandardizedWithania Somnifera Extract on Endothelial Dysfunction and Biomarkers of Oxidative Stress in Patients with Type II Diabetes Mellitus: A Randomized, Double Blind, Placebo Controlled Study. IJAPR 2014, 2, 23–32.
4. Archana, R.; Namasivayam, A. Antistressor effect of Withania somnifera. J. Ethnopharmacol. 1999, 64, 91–93. [CrossRef]
5. Nalini, P.; KManjunath, K.; SunilKumarReddy, K.; Usharani, P. Evaluation of the analgesic activity of standardized aqueous extract ofWithania somnifera in healthy human volunteers using Hot Air Pain Model. Res. J. Life Sci. 2013, 1, 1–6.
6. Sandhu, J.S.; Shah, B.; Shenoy, S.; Chauhan, S.; Lavekar, G.S.; Padhi, M.M. Effects of Withania somnifera (Ashwagandha) and Terminalia arjuna (Arjuna) on physical performance and cardiorespiratory endurance in healthy young adults. Int. J. Ayurveda Res. 2010, 1, 144–149. [CrossRef] [PubMed]
7. Bhattacharyya, S.; Pal, D.; Banerjee, D.; Majumder, U.; Ghosal, S. Comparative effect of withania somnifera and panax ginseng on swim-stress induced impaired energy status of mice. Pharmacologyonline 2009, 2, 421–432.
8. Raut, A.A.; Rege, N.N.; Tadvi, F.M.; Solanki, P.V.; Kene, K.R.; Shirolkar, S.G.; Pandey, S.N.; Vaidya, R.A.; Vaidya, A.B. Exploratory study to evaluate tolerability, safety, and activity of Ashwagandha (Withania somnifera) in healthy volunteers. J. Ayurveda Integr. Med. 2012, 3, 111–114. [CrossRef] [PubMed]
9. Wankhede, S.; Langade, D.; Joshi, K.; Sinha, S.R.; Bhattacharyya, S. Examining the effect of Withania somnifera supplementation on muscle strength and recovery: a randomized controlled trial. J. Int. Soc. Sports Nutr. 2015, 12, 43. [CrossRef] [PubMed]
Lo studio presentato nella newsletter si è posto l’obiettivo di testare gli effetti di un estratto acquoso di Ashwagandha (da radici e foglie) a 500 mg/die per 12 settimane in programmi di allenamento di resistenza.
Nel trial sono stati misurati primariamente i cambiamenti della forza muscolare e secondariamente i cambiamenti nella composizione corporea, le variazioni delle VAS nella fase di recupero, la potenza e la resistenza muscolare basandosi su precedenti ipotesi di ricerca sulla base delle quali Ashwagandha migliorerebbe significativamente la forza muscolare rispetto al placebo.
Lo studio è stato condotto con randomizzazione in doppio cieco verso placebo per 12 settimane ed ogni soggetto è stato sottoposto a 4 diverse visite in studio; per la valutazione della sicurezza clinica della supplementazione tutti i partecipanti sono stati sottoposti a screening ematico completo relativamente a conta emodinamica e profilo metabolico all’inizio dello studio, alla terza visita e al temine dello studio.
Alla prima visita ed al termine dello studio sono stati valutati la composizione corporea, le abitudini alimentari, la forza della parte superiore ed inferiore del corpo, la potenza e la resistenza muscolare, la performance alla corsa in bicicletta su 7,5 km e le performances di generale recupero (valutate tramite VAS) in termini di valutazione del rapporto sensazione di fatica/sensazione di energia, umore, qualità dell’allenamento e motivazione all’esercizio fisico.
L’integrazione di Ashwagandha è stata somministrata 1 volta al giorno, la mattina.
Nello studio vengono dettagliatamente descritti i criteri di valutazione ematica, della composizione corporea, della forza muscolare, della potenza muscolare, della resistenza muscolare, della resistenza aerobica, i criteri VAS e quelli dietologici oltre alle caratteristiche tecniche dell’estratto impiegato per la supplementazione.
Per quanto relativo al programma di allenamento e di resistenza tutti i partecipanti sono stati addestrati a seguire un programma settimanale di 4 giorni per allenare sia la parte superiore sia la parte inferiore dl corpo alternativamente (2 giorni la parte superiore e due giorni la parte inferiore) con un graduale aumento del volume e dell’intensità dello sforzo come già sperimentato nel lavoro di Kerksick [19].
19. Kerksick, C.M.; Wilborn, C.D.; Campbell, B.I.; Roberts, M.D.; Rasmussen, C.J.; Greenwood, M.; Kreider, R.B. Early-phase adaptations to a split-body, linear periodization resistance training program in college-aged and middle-aged men. J. Strength Cond. Res. 2009, 23, 962–971. [CrossRef] [PubMed]
In sintesi l’allenamento consisteva in 10-12 esercizi, tra cui: “bench press”, “lat pulldown”, “shoulder press”, “seated row”, “shoulder shrug”, “dip”, “biceps curl”, “triceps pushdown”, “legpress”, “squat”, “deadlift”, “lunge”, “leg curl”, “leg extension” e “calf raise”. Secondo una periodizzazione lineare i partecipanti hanno affrontato un incremento dei carichi di allenamento aumentando il peso quando erano in grado di eseguire altre due ripetizioni rispetto a quanto prescritto nelle due serie consecutive precedenti, dando seguito alla progressione di carico parallelamente al miglioramento di forza e resistenza. Durante i colloqui telefonici settimanali di controllo, da parte degli sperimentatori del programma di allenamento, sono stati registrati anche eventuali aventi avversi.
Globalmente i risultati dello studio indicano che solo nel gruppo trattato si è osservata un variazione impatto positivo sul rapporto androide /ginoide (DEXA) che non è aumentato e che invece è variato negativamente, aumentando, nel gruppo placebo; non sono emersi altri risultati statisticamente significativi su variazioni della massa corporea o della composizione corporea.
Per la valutazione della percezione di recupero e di dolore sono state utilizzate le scale analogiche VAS.
Nel gruppo di trattamento con Ashwagandha i punteggi di recupero sono significativamente migliorati (+ 14,4%, p = 0,003) mentre nessun cambiamento è stato notato nel gruppo PLA (+ 6,7%, p = 0,25); nel gruppo placebo è stato osservato un significativo aumento del punteggio della percezione del dolore (+ 45,6%, p = 0,04) mentre nessun cambiamento è stato notato nel gruppo trattato (+ 18,0%, p = 0,37).
Nel gruppo trattato sono stati rilevati significativi miglioramenti nella performance di “back squat” (+ 18,2% per gruppo trattato vs. + 9,7% per PLA, p = 0,009; IC 95%: (2,4, 15,8 kg)) e nella performance di “bench press” (+ 13,7% per gruppo trattato vs. + 8,2% per PLA, p = 0,048; IC al 95%: (0,03, 9,52 kg)).
Nella prestazione della prova ciclistica a cronometro di 7,5 km si è osservato un miglioramento significativo nel gruppo trattato (21% più veloce, p <0,001) rispetto al gruppo placebo (14% più veloce, p = 0,18).
Similmente sono stati osservati cambiamenti positivi nella potenza media dello “squat” (+ 4,6%, p = 0,007 in gruppo trattato vs + 3,1%, p = 0,12 in PLA) e nella potenza esplosiva di picco (+ 11,4%, p = 0,007 in gruppo trattato vs. + 4,7%, p = 0,21 per PLA). Nessun altra variazione significativa è stata osservata in altre prestazioni.
Gli esami chimico – clinici, nel corso dello studio, hanno evidenziato variazioni significative della conta dei globuli rossi (p = 0,04), nell’emoglobina (p = 0,002), ematocrito (p = 0,03), proteina totale (p = 0,04) e albumina (p = 0,05) mentre tutti i valori sono leggermente aumentati nel gruppo PLA, ma sono stati considerati stocastici e sono stati considerati entro i normali limiti clinici.
Lo studio ha, come anticipato, valutato in un disegno randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo l’impatto dell’integrazione con un estratto di radici e foglie di Ashwagandha sulle capacità di adattamento in allenamenti ricreativi di forza in volontari sani.
I risultati primari dello studio hanno indicato che nel gruppo trattato con l’estratto di Ashwagandha, rispetto a placebo, sono stati osservati significativi miglioramenti della forza massima espressa sia nella parte superiore che nella parte inferiore del corpo espressi come miglioramenti della potenza media e di punta (esplosiva) nello “squat”, nel “bench press”, e nella performance ciclistica sui 7,5 km; nel gruppo trattato sono risultati anche evidenti miglioramenti dei punteggi di recupero psico-fisico unitamente una modulazione positiva e significativa del rapporto androide / ginoide (DEXA).
Le conclusioni di questo Trial, sull’impatto dell’integrazione con Ashwagandha sulla forza fisica, si aggiungono agli outcomes di altri studi precedenti condotti sull’ipotesi che Ashwagandha migliorerebbe la forza massima, nell’attività sportiva, in maniera maggiore rispetto ai cambiamenti osservati con il solo esercizio fisico.
Nel complesso lo studio fornisce alcune informazioni interessanti sull’effetto della supplementazione che si esprime in miglioramenti di forza massima e media (“squat” e “bench press”) sia nella parte superiore che in quella inferiore del corpo suggerendo, aggiuntivamente alla letteratura già esistente, la capacità dell’Ashwagandha di migliorare le prestazioni muscolari durante l’allenamento di resistenza. I risultati dello studio sono coerenti con quelli di altri studi come quello di Sandhu et al. [6] che ha concluso che la supplementazione di Ashwagandha, in 40 partecipanti sani, ha migliorato significativamente la velocità al bilanciere, la potenza muscolare e il VO2Max. mentre Raut et al. [8], in un disegno di studio meno rigoroso, in 18 volontari sani, avevano dimostrato la capacità di un estratto di Ashwagandha di aumentare la forza globale. Lo studio di Wankhede et al. [9] aveva già dimostrato, verso placebo, che in 57 giovani, non regolarmente allenati, una supplementazione per 8 settimane con un estratto di sola radice di Ashwagandha (600 mg/die), durante un programma di allenamento di resistenza, aveva determinato aumenti significativi della forza della parte inferiore del corpo e della parte superiore del corpo.
Dal punto di vista meccanicistico i miglioramenti determinati dall’integrazione con Ashwagandha sulla forza muscolare non sono ancora del tutto ben compresi, poiché correlabili anche a cambiamenti a diversi altri livelli (intramuscolari, nervosi centrali, tendinei), che possono portare ad un aumento della forza e che non sono stati chiariti nella maggior parte degli studi e che dovrebbero essere studiati anche con altre metodiche come ultrasuoni, elettromiografia e tecniche di meccanomiografia (MMG).
Negli studi principali sull’argomento emergono anche evidenze sulla capacità della supplementazione di Ashwagandha di migliorare vari aspetti della composizione corporea [6,8,9] come sempre deducibile dallo studio Wankehede et al. [9] che ha dimostrato anche la capacità della supplementazione con Ashwagandha di aumentare significativamente la circonferenza del braccio e del torace e di ridurre, maggiormente rispetto a placebo, la percentuale di grasso corporeo (usando l’analisi della bioimpedenza).
6. Sandhu, J.S.; Shah, B.; Shenoy, S.; Chauhan, S.; Lavekar, G.S.; Padhi, M.M. Effects of Withania somnifera (Ashwagandha) and Terminalia arjuna (Arjuna) on physical performance and cardiorespiratory endurance in healthy young adults. Int. J. Ayurveda Res. 2010, 1, 144–149. [CrossRef] [PubMed]
8. Raut, A.A.; Rege, N.N.; Tadvi, F.M.; Solanki, P.V.; Kene, K.R.; Shirolkar, S.G.; Pandey, S.N.; Vaidya, R.A.; Vaidya, A.B. Exploratory study to evaluate tolerability, safety, and activity of Ashwagandha (Withania somnifera) in healthy volunteers. J. Ayurveda Integr. Med. 2012, 3, 111–114. [CrossRef] [PubMed]
9. Wankhede, S.; Langade, D.; Joshi, K.; Sinha, S.R.; Bhattacharyya, S. Examining the effect of Withania somnifera supplementation on muscle strength and recovery: a randomized controlled trial. J. Int. Soc. Sports Nutr. 2015, 12, 43. [CrossRef] [PubMed]
Nel lavoro presentato, attraverso una precisa valutazione attraverso DEXA, nel gruppo trattato rispetto al placebo, non è emerso nessun miglioramento significativo su percentuale di grasso corporeo, massa magra o massa grassa; tuttavia nei risultati è emerso chiaramente che nel gruppo trattato con l’estratto in questione si è avuto, rispetto al placebo, un controllo dell’incremento del rapporto androide / ginoide che è considerato un marcatore grezzo di accumulo di grasso viscerale; su questo parametro l’effetto della supplementazione con Ashwagandha sarebbe da ritenersi positiva perché l’aumento del rapporto androide / ginoide viene interpretato come un cambiamento negativo correlato ad aumento di rischi per la salute (ad es. insulina resistenza, dislipidemie, ecc.) associati ad un maggior peso (grasso) nel torso (regione androide) rispetto ai fianchi ed alla regione glutea (regioni ginoidi) [20-22]; nello studio è emerso che nel gruppo trattato con Ashwagandha non si è avuto nessun cambiamento in questo rapporto che invece è aumentato nel gruppo placebo. Al proposito, nonostante l’ipotesi sia intrigante, questi effetti andrebbero interpretati alla luce della misurazione di altri cambiamenti della composizione corporea, in particolare in tutte le ripartizioni del tessuto adiposo nelle regioni centrali del corpo oltre a valutare il cambiamento in vari bio marcatori infiammatori.
20. Corrigan, F.E.; Kelli, H.M.; Dhindsa, D.S.; Heinl, R.E.; Al Mheid, I.; Hammadah, M.; Hayek, S.S.; Sher, S.; Eapen, D.J.; Martin, G.S.; et al. Changes in truncal obesity and fat distribution predict arterial health. J. Clin. Lipidol. 2017, 11, 1354–1360.e3. [CrossRef] [PubMed]
21. Kang, S.M.; Yoon, J.W.; Ahn, H.Y.; Kim, S.Y.; Lee, K.H.; Shin, H.; Choi, S.H.; Park, K.S.; Jang, H.C.; Lim, S. Android fat depot is more closely associated with metabolic syndrome than abdominal visceral fat in elderly people. PLoS ONE 2011, 6, e27694. [CrossRef] [PubMed]
22. Walker, G.E.; Marzullo, P.; Ricotti, R.; Bona, G.; Prodam, F. The pathophysiology of abdominal adipose tissue depots in health and disease. Horm. Mol. Biol. Clin. Investig. 2014, 19, 57–74. [CrossRef] [PubMed]
Nel loro insieme i risultati di questo studio potrebbero porre interrogativi sui miglioramenti positivi della forza in assenza di cambiamenti della massa magra o grassa tuttavia questi risultati sono coerenti con quanto già in precedenza osservato, infatti Ahtiainen et al. [23] nel 2016 hanno completato un’analisi retrospettiva su 287 individui di età compresa tra i due di 19 e i 78 anni che avevano precedentemente seguito un programma di allenamento di resistenza; da questo ampio studio è emerso che, pur in presenza di una correlazione positiva tra l’aumento della forza e variazioni della massa magra o grassa (r = 0,157, p = 0,008, n = 283), tuttavia i risultati avevano una variabilità molto ampia, dimostrando implicitamente la possibilità di variazioni nell’espressione della forza senza cambiamenti misurabili nella massa muscolare.
23. Ahtiainen, J.P.; Walker, S.; Peltonen, H.; Holviala, J.; Sillanpaa, E.; Karavirta, L.; Sallinen, J.; Mikkola, J.; Valkeinen, H.; Mero, A.; et al. Heterogeneity in resistance training-induced muscle strength and mass responses in men and women of different ages. Age (Dordr) 2016, 38, 10. [CrossRef] [PubMed]
Lo studio proposto, oltre a valutare i cambiamenti nelle prestazioni muscolari e nella composizione corporea ha valutato l’impatto della supplementazione con Ashwagandha sulle prestazioni aerobiche (ciclismo) e su diverse scale di auto-percezione di recupero e affettività e umore (VAS).
I risultati della sperimentazione sono allineati a quelli di una precedente [6] che aveva concluso che l’integrazione con Ashwagandha è stata in grado di determinare miglioramenti significativi di VO2Max, ed infatti i risultati dello studio indicano un miglioramento statisticamente significativo delle prestazioni ciclistiche a cronometro sui 7,5 km (p <0,001) a differenza di quanto osservato nel gruppo placebo (p = 0,18). Attraverso la valutazione dei valori delle varie scale VAS, anche se non state registrate differenze statisticamente significative, nel gruppo trattato con l’estratto di Withania somnifera si sono osservati sensibili miglioramenti dei punteggi della percezione di recupero confermando quanto già concluso in altri studi che hanno indicato che Ashwagandha può aiutare a migliorare il dolore [9], lo stress [4] e l’ansia [1].
1. Mishra, L.C.; Singh, B.B.; Dagenais, S. Scientific basis for the therapeutic use of Withania somnifera (ashwagandha): A review. Altern. Med. Rev. 2000, 5, 334–346. [PubMed]
6. Sandhu, J.S.; Shah, B.; Shenoy, S.; Chauhan, S.; Lavekar, G.S.; Padhi, M.M. Effects of Withania somnifera (Ashwagandha) and Terminalia arjuna (Arjuna) on physical performance and cardiorespiratory endurance in healthy young adults. Int. J. Ayurveda Res. 2010, 1, 144–149. [CrossRef] [PubMed]
9. Wankhede, S.; Langade, D.; Joshi, K.; Sinha, S.R.; Bhattacharyya, S. Examining the effect of Withania somnifera supplementation on muscle strength and recovery: a randomized controlled trial. J. Int. Soc. Sports Nutr. 2015, 12, 43. [CrossRef] [PubMed]
Alcuni limiti dello studio potrebbero essere individuati in aspetti anche complessi, come ad esempio il fatto che i partecipanti siano stati istruiti a seguire rigide linee guida pre-esercizio, di riposo e digiuno e che quindi la rilevazione dei cambiamenti nelle prestazioni potrebbe essere stato influenzata dalla rigida conformità dei partecipanti allo studio a queste direttive; inoltre le linee guida alimentari per gli apporti di energia e proteine (non specifici consigliati per ottimizzare le modifiche nella massa magra durante l’allenamento per esercizi di resistenza [24, 25]) potrebbero aver influenzato eventuali cambiamenti più pronunciati nella massa muscolare.
24.Ziegenfuss, T.N.; Ferrando, A.A.; Arent, S.M.; et al. International Society of Sports Nutrition Position Stand: Protein and exercise. J. Int. Soc. Sports Nutr. 2017, 14, 20. [CrossRef] [PubMed]
25. Kerksick, C.M.; Arent, S.; Schoenfeld, B.J.; Stout, J.R.; Campbell, B.; Wilborn, C.D.; Taylor, L.; Kalman, D.; Smith-Ryan, A.E.; Kreider, R.B.; et al. International society of sports nutrition position stand: Nutrient timing. J. Int. Soc. Sports Nutr. 2017, 14, 33. [CrossRef] [PubMed]
Ulteriori studi sono tuttavia necessari per chiarire completamente gli effetti dell’officinale sull’ attivazione dell’ unità motoria e sull’attivazione del sistema nervoso, che aiuterebbero a spiegare i benefici nei i cambiamenti di forza, come anche già riportato da altri autori.
Globalmente questo lavoro suggerisce utili informazioni sulla comprensione dei generali effetti di Ashwagandha nell’attività sportiva; tra i punti di forza dello studio infatti è da evidenziare il tempo di sperimentazione che ha valutato l’integrazione con la pianta medicinale fino a 12 settimane spingendosi ad uno dei maggiori tempi di sperimentazione fino ad ora valutati per Ashwagandha; altro aspetto interessante di questo studio clinico è che l’integrazione con Ashwagandha è stata valutata su soggetti già fisicamente attivi in varie discipline di allenamento, e quindi abituati all’allenamento, limitando, nella valutazione dei risultati, l’impatto del generale stato di forma fisica sui processi di adattamento negli allenamenti di resistenza, come identificato da diversi ricercatori; lo studio inoltre è stato condotto utilizzando un disegno randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo.
Nutrients. 2018 Nov 20;10(11). PubMed
Effects of an Aqueous Extract of Withania somnifera on Strength Training Adaptations and Recovery: The STAR Trial.
Ziegenfuss TN(1), Kedia AW(2), Sandrock JE(3), Raub BJ(4), Kerksick CM(5), Lopez HL(6).
Author information:
(2)The Center for Applied Health Sciences, 4302 Allen Road, Suite 120, Stow, OH 44224, USA.
(3)The Center for Applied Health Sciences, 4302 Allen Road, Suite 120, Stow, OH 44224, USA.
(4)The Center for Applied Health Sciences, 4302 Allen Road, Suite 120, Stow, OH 44224, USA.
(5)Exercise and Performance Nutrition Laboratory, School of Health Sciences, Lindenwood University, 209 S. Kingshighway, St. Charles, MO 63301, USA.
(6)The Center for Applied Health Sciences, 4302 Allen Road, Suite 120, Stow, OH 44224, USA.
Abstract
Withania somnifera (Ashwagandha) is an Ayurvedic herb categorized as having “rasayana” (rejuvenator), longevity, and revitalizing properties. Sensoril® is a standardized aqueous extract of the roots and leaves of Withania somnifera.
Purpose: To examine the impact of Sensoril® supplementation on strength training adaptations.
Methods: Recreationally active men (26.5 ± 6.4 years, 181 ± 6.8 cm, 86.9 ± 12.5 kg, 24.5 ± 6.6% fat) were randomized in a double-blind fashion to placebo (PLA, n = 19) or 500 mg/d Sensoril® (S500, n = 19). Body composition (DEXA), muscular strength, power, and endurance, 7.5 km cycling time trial, and clinical blood chemistries were measured at baseline and after 12 weeks of supplementation and training. Subjects were required to maintain their normal dietary habits and to follow a specific, progressive overload resistance-training program (4-day/week, upper body/lower body split). 2 × 2 mixed factorial ANOVA was used for analysis and statistical significance was set a priori at p ≤ 0.05.
Results: Gains in 1-RM squat (S500: +19.1 ± 13.0 kg vs. PLA +10.0 ± 6.2 kg, p = 0.009) and bench press (S500: +12.8 ± 8.2 kg vs. PLA: +8.0 ± 6.0 kg, p = 0.048) were significantly greater in S500. Changes in DEXA-derived android/gynoid ratio (S500: +0.0 ± 0.14 vs. PLA: +0.09 ± 0.1, p = 0.03) also favored S500. No other between-group differences were found for body composition, visual analog scales for recovery and affect, or systemic hemodynamics, however, only the S500 group experienced statistically significant improvements in average squat power, peak bench press power, 7.5 km time trial performance, and perceived recovery scores. Clinical chemistry analysis indicated a slight polycythemia effect in PLA, with no other statistical or clinically relevant changes being noted.
Conclusions: A 500 mg dose of an aqueous extract of Ashwagandha improves upper and lower-body strength, supports a favorable distribution of body mass, and was well tolerated clinically in recreationally active men over a 12-week resistance training and supplementation period.
DOI: 10.3390/nu10111807
PMCID: PMC6266766
PMID: 30463324 [Indexed for MEDLINE]
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